La scuola è stata al centro delle decisioni del Consiglio provinciale di venerdì 24 novembre. Con tre votazioni all’unanimità l’assemblea, guidata dal vice presidente vicario Marco Perosino in assenza del presidente Federico Borgna e del vice presidente Flavio Manavella, ha approvato il Piano di revisione e dimensionamento della rete scolastica provinciale per il 2018-2019, così come il Piano provinciale per la programmazione dell’offerta formativa delle autonomie scolastiche e quello per gli interventi in materia di diritto allo studio.
“Con i suoi 80.562 alunni – ha detto il consigliere delegato Milva Rinaudo – ripartiti tra le scuole dell’infanzia (11.208), primaria (27.417), secondaria di primo grado (16.475) e di secondo grado (25.462), la Granda si conferma la provincia piemontese con il maggior numero di studenti, dopo Torino. Come Provincia siamo impegnati in prima linea per gli studenti delle superiori con 62 punti di erogazione dei servizi. La maggior parte dei giovani è iscritta ai Licei, dopo vengono gli Istituti tecnici e infine gli Istituti professionali. Per l’elaborazione del Piano di dimensionamento abbiamo seguito percorsi di razionalizzazione, così come la programmazione dell’offerta formativa è avvenuta sulla base di un dialogo diretto con le realtà scolastiche. Anche i cambiamenti sono stati mediati tra le parti”. Rinaudo ha poi descritto i punti all’ordine del giorno.
Dimensionamento scolastico. Il nuovo Piano ha accolto, per numeri e modalità, la richiesta pervenuta dal Comune di Castelletto Stura di staccarsi dall’Istituto Comprensivo di Morozzo e di essere accorpati a Borgo San Giuseppe (Cuneo). Via libera anche alla proposta di istituire a Santo Stefano Belbo un nuovo punto di erogazione del servizio dell’Istituto Agrario “Umberto I” di Alba per rispondere alel esigenze formative e lavorative del territorio. Il documento ha poi approvato di mantenere per l’anno scolastico 2018-2019 i numerosi punti di erogazione del servizio sottodimensionati, in deroga ai parametri minimi previsti. Si tratta in totale di 62 plessi (20 di scuola dell’infanzia, 33 di scuola primaria e 9 sezioni di scuola secondaria di primo grado) che si scostano dal limite minimo per fattori contingenti di distanza, polverizzazione dei piccoli Comuni, morfologia del territorio, secondo le caratteristiche tipiche della provincia di Cuneo, territorio vasto e con piccoli centri lontani tra loro. Infine, il Piano ha approvato alcune intitolazioni: scuola primaria di frazione Maddalene di Fossano a “Don Antonio Mana”; Istituto comprensivo Fossano A “Andrea Paglieri” e Istituto comprensivo Fossano B “Federico Sacco”.
Offerta formativa. Il Consiglio provinciale ha approvato le seguenti proposte di attivazione: sezione sportiva nei Licei Scientifici “Bodoni” di Saluzzo e “Cocito” di Alba; Liceo Musicale e Coreutico presso l’Istituto Magistrale “Da Vinci” di Alba (proposta sarà valutata dagli organi regionali); corso serale Cat presso l’Iis “Einaudi” di Alba; indirizzo Trasporti e Logistica diurno all’Iis “Guala” di Bra; indirizzo Elettronica e Elettrotecnica serale all’Iis “Guala” di Bra. Alla Provincia è pervenuta anche la richiesta di nuovi indirizzi all’Istituto “Giolitti” di Mondovì (corso serale di enogastronomia e corso diurno servizi della sanità e assistenza sociale) e all’Istituto “Umberto I” di Alba per un corso di agricoltura e sviluppo rurale a Santo Stefano Belbo. Queste proposte sono state recepite, subordinando l’istituzione dei nuovi indirizzi alla prossima definizione del quadro normativo.
Diritto allo studio. Sono sati approvati gli stessi criteri dello scorso anno, ma è aumentato il fondo a disposizione. Ci sarà una quota di partecipazione per le spese di trasporto e per la disabilità anche alla scuola primaria. Il principio ribadito dal Consiglio provinciale è stato quello di difendere le piccole realtà presenti sul territorio.
I lavori del Consiglio provinciale si sono poi conclusi con l’approvazione di proposta Pec unitario per la variatne strutturale al Piano regolatore del Comune di Cuneo in merito al fabbricato provinciale ex Ipi e il piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto, a Cuneo. Perosino: “Siamo alla fase finale di un iter molto lungo e complesso per il recupero civile, commerciale e di pubblica utilità di un edificio ormai dismesso dalla Provincia”. La pratica passa rora al Comune di Cuneo che la dovrà approvare nei prossimi mesi. Al termine della seduta l’approvazione dell’acquisizione di aree derivanti da piccoli sconfinamenti per i lavori di sistemazione viaria della variante all’abitato di Borgo San Dalmazzo.