CUNEO - Sondaggi, Cirio straccia Pentenero. Ma i nuovi ospedali non sono una priorità

Nella rilevazione di BiDiMedia per Lo Spiffero il governatore uscente è avanti di 20 punti. Alla nuova giunta i piemontesi chiedono di ridurre le liste d’attesa in sanità

Redazione 20/05/2024 15:00

C’è “un uomo solo al comando” nelle prossime regionali piemontesi, almeno stando ai responsi dei sondaggisti. L’ultima rilevazione elettorale, realizzata da BiDiMedia in esclusiva per la testata Lo Spiffero, vede il governatore uscente Alberto Cirio avanti di oltre venti punti sulla sfidante più accreditata, la candidata del centrosinistra Gianna Pentenero.
 
Per la precisione, il portabandiera del centrodestra è dato nelle intenzioni di voto al 54,7%, la dem torinese al 33%, la candidata del Movimento 5 Stelle Sarah Di Sabato all’8,5%. Ipoteticamente fuori dai giochi - la soglia di sbarramento è al 3% - sarebbero le liste Piemonte Popolare di Francesca Frediani (2,3%) e Libertà di Alberto Costanzo (1,5%). Rispetto al precedente sondaggio, realizzato giusto un mese fa dalla stessa agenzia con soli tre candidati in lizza, sia Cirio che Pentenero scendono di un punto: inezie, visti i distacchi.
 
Anche nelle preferenze per i partiti gli scostamenti sono minimi. Fratelli d’Italia resta saldo al comando col 27,1% (era data al 27% ad aprile), seguita nel centrodestra dalla Lega (12%, dal 12,1%) e da Forza Italia al 9,2% (in calo rispetto al 9,9% precedente). La lista Cirio veleggia su un rassicurante 5,2%, mentre Noi Moderati tocca appena l’1,1%. Movimenti di poco conto anche nella coalizione di centrosinistra: il Pd è al 21% (dal 21,6%), Stati Uniti d’Europa al 5,1% (dal 5,8%), Alleanza Verdi e Sinistra al 3,9% (dal 4,5%). Si dividono quel che resta la civica Pentenero presidente (2,5%) e Piemonte Ambientalista e Solidale (1%). Il Movimento 5 Stelle è dato all’8,3% (in lieve flessione dall’8,6% di un mese fa), la sinistra di Piemonte Popolare al 2,2%, Libertà all’1,4%.
 
Effetti di una campagna elettorale che finora non ha regalato nessuna emozione, almeno per quanto riguarda la corsa tra i candidati alla presidenza. Più interessante, semmai, è un altro responso, relativo alle priorità che gli elettori piemontesi indicano a chi amministrerà le sorti della regione per i prossimi cinque anni. Al campione di intervistati era garantita la possibilità di esprimere fino a due risposte. In cima all’elenco, per gran distacco, si colloca il tema della riduzione delle liste d’attesa nella sanità: ben il 63% dei cittadini lo indica come la questione dirimente per la prossima giunta. Segno che la crescente preoccupazione per la tenuta del sistema sanitario pubblico, colpito anche dal ciclone del Covid, non si è attenuata negli ultimi tempi ed è semmai più presente per il futuro.
 
Solo il 22% dei rispondenti, per contro, indica la “realizzazione di ospedali nuovi e più efficienti” come priorità. In mezzo ci sono altri due crucci ricorrenti nelle cronache, ovvero il lavoro (27%) e la sicurezza (25%). Al 20% degli intervistati sta a cuore l’aumento delle opportunità per i giovani, all’11% il tema delle nuove infrastrutture e al 6% la riduzione delle disparità tra uomini e donne.

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