CUNEO - Un lettore spinge per il matrimonio tra CBC e Boselli: "Una coalizione civica per vincere le elezioni"

Nel disegno anche 'Evoluzione' di Carluzzo e le altre nuove liste. "Davvero vale la pena vivere tutta un'esistenza all’eterna opposizione?"

Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni)

Redazione 01/07/2021 15:30

 
Riceviamo e pubblichiamo.
 
Gentile direttore,
 
tra un anno si avranno le elezioni a Cuneo e in un panorama politico ancora frammentato tra gli sfidanti della maggioranza attuale ci sarebbe spazio anche per una forza competitiva che porti ad un rinnovamento di una classe dirigente troppo abituata a governare la città per avere lo slancio necessario per accompagnare Cuneo nelle sfide future del post pandemia.
 
Nessun forza politica può vantare il mito dell’autosufficienza e per questo tutte le forze civiche che non si riconoscano nella maggioranza del Borgna Bis e non intendano appoggiare il centrodestra o i grillini, dovrebbero unirsi in un unico forum civico con dirigenti in grado di vincere le elezioni.
 
Esistono forze come Beni Comuni che in questi anni hanno dimostrato grande continuità nel lavoro consiliare, dimostrando competenza sui singoli argomenti.
Esiste già un candidato che si è fatto avanti come Boselli, il quale su molti argomenti è in linea con quanto fatto in questi anni da questa forza civica.
Ci sono realtà nuove giovanili da Evoluzione Cuneo ad altre ancora che si affacciano con ambizione sulla competizione elettorale.
 
Davvero ha senso frammentare il voto con tanti piccoli candidati sindaci che al massimo possono ambire ad ottenere uno o due seggi in consiglio, invece di costruire un unico forum civico in cui possano riconoscersi realmente tutte le anime cittadine, dai liberali moderati ai progressisti ecologisti? 
 
L’uomo è un animale sociale, vive nelle comunità e se davvero si vuole creare una vera alternativa, le forze civiche inizino a pensare da comunità, mettendo idee, candidati e programmi assieme e costruendo una solida casa dove possano parlare più voci.
 
Se, invece, ognuno continuerà a fare da solo, si potrà anche entrare, forse, in consiglio comunale, ma non potrà mai ambire a governare una città che merita una amministrazione innovativa con idee rinnovate nello spirito. Davvero vale la pena vivere tutta una esistenza all’eterna opposizione?
 
Lorenzo Pallavicini

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