Via libera in Consiglio dei Ministri a due leggi del Piemonte che riguardano le prossime elezioni regionali. Infatti tra quelle esaminate su proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, figurano l'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per il 2024 e le nuove norme - e tanto discusse a Palazzo Lascaris - per l'elezione del Consiglio e del presidente della giunta regionale. Queste ultime prevedono l'incompatibilità fra il ruolo di assessore e quello di consigliere, con il possibile ingresso di otto nuovi consiglieri supplenti. Il sistema prevede che 40 dei 50 seggi totali siano attribuiti con il sistema proporzionale in liste circoscrizionali e 10 con il sistema maggioritario sulla base di liste regionali abbinate al candidato presidente. Il premio di maggioranza determina che alla coalizione vincente vada almeno il 55% dei seggi, ovvero 28, in caso di vittoria con una percentuale inferiore al 45% dei voti validi. La quota però può salire fino al 64% dei seggi, quindi 32, in caso di vittoria con percentuale uguale o superiore al 60%. Le liste regionali o listini sono composte da 10 candidati più un numero da due a quattro candidati supplenti che entrano a farne nel caso dell'esclusione di uno dei primi dieci.