Sarà curioso, dopo il gravissimo fatto verificatosi ieri, mercoledì 2 agosto, con il crollo di un cornicione dell'istituto Vallauri, sentire o leggere quale tipo di reazione adotterà l'amministrazione comunale di centrosinistra che al proprio interno vanta, in quota Pd, illustri dirigenti scolastici. I quali, da politici, rilasciano dichiarazioni opposte a quelle che esternano come responsabili di strutture scolastiche.
Va premesso che, per la seconda volta consecutiva, siamo in presenza di un cedimento di infrastrutture pubbliche, prima la tangenziale e ora parte dell'edificio didattico del Vallauri, che è sintomatico non di episodi sporadici ma di una più generale rinuncia del governo Renzi-Gentiloni a provvedere alle ordinarie manutenzioni del patrimonio pubblico, risultato questo inevitabile dei tagli lineari che, da Monti a oggi, prodigi dei tecnici non eletti (e ne abbiamo anche in Comune!), hanno cancellato i servizi e lasciato in vita gli sprechi. Quando i dirigenti scolastici della Granda e del Piemonte, compreso l'assessore Cortese, firmarono quella lettera alla ministra signora Fedeli, lamentando le eccessive responsabilità in capo ai presidi a fronte di risorse sempre più ridotte, io fui tra le prime persone a manifestare solidarietà, evidenziando però come alcuni firmatari, una volta tornati politici militanti del Pd, si ergessero a difesa di quegli stessi distruttivi provvedimenti del Governo.
Un po' alla stregua del ministro Delrio che, non potendo più giustificarsi obiettivamente, ammette di "aver tagliato troppo alle Province" - essendo l'istituto Vallauri di proprietà della Provincia di Cuneo - e di voler provvedere con nuovi fondi. Operazione, questa, che mi risulta sia stata approvata con la più recente manovra bis; ma la storia burocratica recente di questo Paese insegna che fra lo stanziamento da Roma e la sua effettiva erogazione all'ente locale rischia di passare troppo tempo, mentre crolli e cedimenti strutturali non danno il preavviso.
Mi chiedo che cosa sarebbe potuto accadere se tale episodio fosse avvenuto due mesi fa ad anno scolastico ancora in corso. Adesso l'auspicio è che non si voglia utilizzare il mese di agosto per minimizzare una situazione che, in assenza ulteriore di interventi manutentivi, potrebbe riservare nuove spiacevoli sorprese in vista del rientro degli studenti nelle classi. Comune, Provincia, Regione e Ministeri "competenti", diretti da quel Pd sempre pronto a criticare gli altri partiti quando erano nella medesima situazione di governo, non possono giocare agli specchi rimpallandosi fra di loro.
Sicuramente la nostra critica costruttiva e la nostra vigilanza non andranno in ferie.
Anna Mantini - Lega Nord Fossano