Passare dalla visione “Torinocentrica” che caratterizzava le precedenti amministrazioni regionali ad una attenta invece a tutte le province. A cominciare da quella di Cuneo, “fiore all’occhiello del Piemonte”. Lo hanno ribadito tutti i relatori che sabato hanno preso parte al pranzo della Lega nel ristorante Giardino dei Tigli, a Cussanio, momento che ogni anno la sezione cuneese del partito di Matteo Salvini dedica a militanti e simpatizzanti “per fare il punto sulla situazione”, ad ogni livello.
Un appuntamento che quest’anno, in vista della campagna elettorale ormai alle porte, rivestiva importanza particolare. Oltre 300 i partecipanti, da 80 comuni cuneesi e piemontesi. Ad intervenire Riccardo Molinari, presidente del gruppo Lega alla Camera, il senatore Giorgio Maria Bergesio, la parlamentare europea Gianna Gancia, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, i consiglieri regionali Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso, i consiglieri provinciali Simona Giaccardi e Stefano Rosso, il coordinatore dei Giovanni Lega Nicola Perna, oltre all'onorevole Andrea Crippa, vicesegretario federale Lega.
Ad aprire la giornata il saluto del sindaco Tallone e della consigliera provinciale Giaccardi, cui sono seguiti gli interventi dei due consiglieri regionali cuneesi, Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso, che hanno ricordato l’azione dell’attuale governo regionale, dai trasporti alla sanità. La parola è quindi passata all’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, che ha ribadito il lavoro fatto: “Stiamo lavorando con impegno sulla sanità, per recuperare quanto perso dalle precedenti Giunte regionali, ed abbiamo avviato un programma di potenziamento degli ospedali, investendo molto sul Cuneese”. “L’autonomia è fondamentale perché fondamentale è la gestione delle risorse pubbliche. - ha sottolineato l’europarlamentare Gianna Gancia - La mentalità sabauda ci insegna a rispettare i soldi pubblici che sono frutto dei sacrifici di chi lavora: un principio che ogni amministratore deve avere ben presente”.
Ad elencare l’impegno del governo per la Granda è stato il senatore Giorgio Bergesio: “Tanti i fronti che ci vedono impegnati. A cominciare dalla viabilità, importantissima per il nostro territorio che non deve rimanere isolato”. Bergesio ha ricordato: “Sul Tenda vediamo finalmente la luce: dovremmo tornare a transitare da giugno 2024. Abbiamo sbloccato l’Asti Cuneo, autostrada progettata 40 anni fa, sbloccata nel 2021: la chiusura dei lavori dovrebbe avvenire entro il 2024. Agiamo pesantemente sulla tangenziale di Demonte: la nomina del commissario straordinario sarà a breve, per un’opera che permetterà il passaggio esterno degli automezzi, lievitata nei costi da 60 a 85 milioni. Poi la tangenziale di Mondovì, costo 175 milioni di euro, dei quali 101 già a disposizione di Anas. Il 7 dicembre ci sarà la conferenza dei servizi definitiva, con la possibilità quindi di mandare i lavori in appalto a fine giugno 2024. Sulla statale 28 e traforo Armo Cantarana sta lavorando anche il viceministro Rixi, e a inizio 2024 potrebbero esserci passi avanti e finanziamenti. Tutte opere sulle quali c’è l’attenzione del Ministero delle Infrastrutture, che sta lavorando bene”.
Poi altri temi importanti: “La chiusura del reddito di cittadinanza, così dannoso per il nostro paese - ha proseguito il senatore cuneese -, l’autonomia che sta per arrivare in aula in Senato, con un lavoro complicato portato avanti dal Ministro Calderoli, che ci consentirà di inviare più soldi ai territori e recuperarne la governabilità. Sulle Province speriamo di poter intervenire nei prossimi mesi: a Cuneo siamo riusciti a spostare in avanti le elezioni, speriamo di riuscire ad avere l’elezione diretta dei rappresentanti”. “Ringrazio - continua Bergesio - Riccardo Molinari per il suo impegno, soprattutto come segretario nazionale della Lega del Piemonte. L’anno prossimo in provincia di Cuneo 172 Comuni andranno al voto, con 4 città importanti, Fossano, Alba, Saluzzo e Bra. Ci attende un impegno importante, anche per le regionali e le europee. Ragioneremo situazione per situazione”.
“Ci sono momenti in cui vale il voto di opinione, oggi la fase è diversa - ha esordito l’onorevole Molinari -. Con il nostro lavoro dobbiamo riconfermare il consenso, con risultati concreti. Per il rinnovo del Consiglio regionale dobbiamo impegnarci per far capire alle persone la grande differenza tra la Regione di Chiamparino e quella guidata dal centrodestra, che finalmente ha dato dignità a tutte le province, non solo a Torino. Ad esempio a livello regionale abbiamo lavorato bene sulla sanità. In legge di bilancio 135 miliardi di euro sono sulla sanità, l’anno del Covid i milioni erano 10 in meno, 125. In più investiamo tre miliardi per lo smaltimento delle liste d’attesa, problema complesso figlio di 10 anni di mancati investimenti sulla sanità e mancata programmazione della sinistra. I tagli li ha fatti la sinistra, all’epoca dei vari governi dove la sanità era vista come costo e non investimento. Poi il taglio del cuneo fiscale con l’aumento in busta paga: anche questa è opera di redistribuzione del reddito importante. Incomprensibili le critiche della sinistra”.
Sulle pensioni ancora Molinari: “Non siamo soddisfatti, inutile negarlo: volevamo quota 41, quest’anno c’è un peggioramento della situazione e non si è potuto fare di più perché non c’erano le risorse. Siamo partiti da meno 35 miliardi di cui 15 sono gli interessi sul debito per aumento dei tassi d’interesse, a cui si aggiungono i 20 miliardi del super bonus”. Sull’autonomia: “In legge di bilancio c’è il fondo per l’autonomia. Il ddl autonomia sta per essere approvato in Senato. L’autonomia è l’applicazione della Costituzione e non è collegata alla riforma del premierato. La speranza è di poter far esprimere i piemontesi già in occasione delle elezioni di giugno”. In vista delle elezioni europee Molinari ha ricordato: “Il grande tema saranno le politiche green. Politiche dei ricchi contro la povera gente. La deriva ecologista tocca chi abita in provincia, ed ha una vita normale: ricordiamolo quando si tratterà di votare. Ci sono due visioni del mondo diverse: quella nostra, concreta, e quella di chi, in nome dell’ideologia, vuole ribaltare questa visione ed impoverirci”.
Infine Andrea Crippa, vicesegretario federale: “La Lega ci mette cuore, idee, valori e sacrifici. I militanti sono fondamentali e non ci servono persone che salgono sul carro del vincitore o che sono con la Lega al momento elettorale e poi svaniscono”.