A sentire qualcuno sembrerebbe cosa fatta. Negli ultimi due giorni molti media locali hanno individuato in Fabiana Dadone, parlamentare del Movimento Cinque Stelle, una delle possibili candidate alla presidenza della Camera. Non è certo nostra intenzione tarpare le ali alla deputata monregalese, ma l'ipotesi pare alquanto azzardata. La notizia è stata ripresa nella provincia di Cuneo in seguito alla pubblicazione di un articolo del Corriere della Sera (a firma di Emanuele Buzzi), il quale indicava la Dadone come alternativa dei pentastellati al presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico e all'ex direttore di SkyTg24 Emilio Carelli, tra i favoriti dei Cinque Stelle per il ruolo che fu di Laura Boldrini.
L'attuale situazione politica non consente però di fare previsioni di alcun tipo, in quanto l'unica certezza è l'incertezza. La partita sulla presidenza delle due Camere è già decisiva, in quanto è lì che si determineranno i livelli di convergenza degli attuali schieramenti politici: il Movimento Cinque Stelle forte del suo 'status' di primo partito vorrà certamente essere protagonista di questa fase e pare seriamente intenzionato a gettare le basi per andare al Governo. Di certo non potrà farlo da solo e sarà costretto a stringere alleanze o quanto meno attuare convergenze programmatiche. Incassato il no preventivo del Pd di un Renzi ferito dalla batosta elettorale, Di Maio sembra costretto all'intesa con la Lega, unica possibilità di governare a meno di improbabili scissioni democratiche o forziste. Se la convergenza col Carroccio non riuscisse il M5S si troverebbe sì primo partito, ma senza la maggioranza per governare.
A quel punto l'ipotesi più probabile è che un centrodestra unito attragga qualche 'responsabile' dagli altri partiti. Un film già visto nella passata legislatura, con attori diversi. Insomma, in uno scenario del genere la presidenza della Camera alla Dadone è un'ipotesi alquanto azzardata. Di certo una donna cuneese sullo scranno più alto di Montecitorio sarebbe un ottimo biglietto da visita per il nostro territorio, indipendentemente dalle opinioni politiche dei cuneesi, ma al momento le conferme latitano.