Riceviamo e pubblichiamo.
Abbiamo atteso fino all’ultimo giorno disponibile ma, dopo una grande riflessione sull’indisponibilità generale a voler impegnarsi per il bene collettivo del comune di Saliceto, abbiamo deciso di non presentare alcuna lista per le imminenti elezioni amministrative.
La situazione politica e finanziaria del nostro comune riversa ormai da cinque anni in condizioni misere e probabilmente urge la necessità di ricreare il tessuto politico e sociale partendo dal basso e preferendo, soprattutto, la serietà, la professionalità e la competenza alla logica della passione per il paesello priva di conoscenza, all’arroganza di chi non ha mai voluto creare un dialogo per il bene comune e alla mancanza di un qualsiasi piano di sviluppo e di crescita di lungo periodo. Per tali ragioni, avremmo voluto impegnarci per ridare dignità alla politica e, soprattutto, per ribaltare le sorti di un comune che, purtroppo, con altri piccoli paesi condivide le sorti di un graduale, seppur drammatico, declino.
Tuttavia, due sono le considerazioni che abbiamo elaborato e che vogliamo condividere con tutti voi. La prima è di carattere più personale: grazie a Gino Pregliasco e a Enrico Pregliasco ho potuto scoprire la mia vera e più grande passione, ossia la politica; grazie a Gino ho potuto apprendere il lato “pratico” del fare politica, cioè quello che non si può imparare dai manuali universitari; cosa ancora più importante, Gino mi ha insegnato il senso di responsabilità che bisogna avere quando si è titolari di un qualsiasi mandato elettorale e il rispetto per le istituzioni e per la Politica, nel senso più ampio del termine. A Gino devo, dunque, molto del mio cammino politico e a lui riservo la mia stima e il mio affetto più sinceri. Stima e affetto caratterizzano anche il pensiero che rivolgo a Michele Cerrato, persona dotata di grande intelligenza, che ha saputo sempre fornire spunti critici e di analisi degni di nota e attenzione. Tuttavia, pur non abbandonando la mia attività politica, mi trovo in un momento della mia vita caratterizzato da grandi cambiamenti che mi impediscono di poter programmare con lucidità e lungimiranza i prossimi cinque anni: proprio perché ho appreso sia il senso di responsabilità che discende da una qualsiasi carica politica sia il rispetto per le istituzioni, non potrei candidarmi nell’incertezza circa il percorso della mia vita; in aggiunta, candidarsi senza essere sicuro di poter garantire tempo, risorse ed energie per il bene del paese, non sarebbe neppure corretto nei confronti delle persone che mi accorderebbero volentieri la loro fiducia. Ci tengo, dunque, a precisare che questa mia considerazione non vuole essere una scusa per fuggire il peso delle responsabilità: al contrario, le condizioni in cui versa oggi il nostro comune richiedono persone competenti che abbiano la possibilità di dare il 100% e, almeno in questo momento, non posso dare questa garanzia.
La seconda considerazione concerne, in generale, la partecipazione alla vita pubblica: la disaffezione per la politica non è certo una novità e non riguarda solo il comune di Saliceto ma moltissime altre realtà in Italia e nel mondo. Analizzare le ragioni che sottendono lo scarso interesse per la cosa pubblica è molto complesso e non spetta né a noi né a questa sede descriverne le caratteristiche. Nondimeno, ribadiamo una questione fondamentale: il declino della politica può essere arginato solo e solamente dalla cultura, dalla conoscenza, dalla competenza, dall’esperienza, dalla serietà e dal senso di responsabilità. Tutto ciò implica anche la scelta consapevole di chi si reca alle urne: quanto accaduto in questi cinque anni a Saliceto è la prova della necessità di dover valutare attentamente i programmi, l’attendibilità e la coerenza delle proposte politiche. Diamo valore alla politica e cominciamo a pretendere il meglio del meglio non solo per l’amministrazione del comune di Saliceto ma anche per l’assegnazione dei seggi nel Parlamento italiano e in quello europeo. Solo in questo modo, si potrà rivitalizzare un’offerta politica che si è appiattita e si è rassegnata agli slogan populisti, sovranisti e nazionalisti.
Ci spiace davvero tanto per la situazione attuale del nostro comune; nonostante tutti i nostri sforzi e la posizione di minoranza in consiglio, ci spiace rendere ai cittadini un paese in condizioni peggiori rispetto a cinque anni fa. Ci spiace non aver avuto modo di organizzare un’alternativa per il prossimo quinquennio. Speriamo, però, che Saliceto possa tornare presto a splendere e a fornire tutti quei beni pubblici che sono fondamentali per rispondere alle esigenze delle persone.
Il nostro rimane un arrivederci.
Viva Saliceto!
Il capogruppo della Lista civica “Presente & Futuro – Insieme per crescere, Saliceto c’è!”
Maurizio Iovinelli