Cinque domande ai candidati alle prossime elezioni comunali. Le risposte di Giancarlo Panero, sindaco uscente di Verzuolo, ora candidato a Piasco.
1 - Quali sono le motivazioni della candidatura?
Mi candido a Piasco per sdebitarmi di quanto ha saputo donare a me e alla mia famiglia in questi 51 anni di residenza e per offrire quanto da me appreso come Sindaco di Verzuolo, mio paese natio, per 10 anni.
2 - Qual è, nella sua visione, il punto di forza della città e quale in punto debole?
Il punto di forza di Piasco sono le numerose imprese presenti e impegnate in diversi settori, i volontari delle tante associazioni attive su tutto il territorio comunale, i preziosi monumenti storici e religiosi che lo costellano. Il punto debole di Piasco è il non sentirsi paese-comunità, espressione di vicinanza e
prossimità. Piasco deve essere la nostra “casa comune”, solidale e consapevole delle sue potenzialità e risorse.
3 - Quali devono essere le priorità su cui lavorare per la prossima amministrazione?
Noi puntiamo al bene comune (che è bene di ognuno, raggiunto con l’impegno di tutti) e al ben-vivere che viene dopo il ben-essere. Le priorità sono adottare una visione “larga” del territorio con attenzione e partecipazione nelle varie istituzioni (Unione Valle Varaita, Distretto della Frutta, BIM, Consulta dei Sindaci del Saluzzesi, GAL, Provincia) e una visione “lunga”, creando cioè “Piasco 2030” che, concretamente avvierà la nostra “nuova” Piasco. Perché noi: partecipiamo, progettiamo, lavoriamo, costruiamo, cambiamo Piasco.
4 - Com’è composta la lista/coalizione che la sostiene?
La nostra lista è composta da 10 candidati e candidate Consiglieri. Rappresenta tutte le età, da 18 anni ai 76, e tutte le categorie: studenti, insegnanti, commercianti, imprenditori, artigiani, pensionati, agricoltori, lavoratori dipendenti.
5 - Quale bagaglio di esperienze personali può mettere a disposizione della comunità?
L’esperienza di 16 anni a livello regionale mi ha permesso di conoscere il funzionamento dell’ente Regione Piemonte. Dieci anni nel ruolo di Presidente dell’Istituto Nazionale di Assistenza Sociale (Inas) mi ha consentito di gestire una realtà lavorativa molto ampia (1200 operatori), impegnandomi anche per l’assistenza degli emigrati italiani nel mondo. Quale Presidente della VI Commissione CNEL per 3 anni ho approfondito le conoscenze in campo sociale e agricolo, mentre mi sono avvicinato al mondo dei pensionati grazie a 4 anni quale segretario FNP. Un bagaglio che si è poi dimostrato essere fondamentale per i 10 anni a Verzuolo trascorsi in qualità di Sindaco, eletto dopo 41 anni aver lasciato il paese dov’ero nato e riconfermato con il 70% dei voti. Un decennio che ha saputo accrescere ancora le mie conoscenze, permettendomi di sviluppare competenze a 360° sulle problematiche dei nostri territori.