Tra i 600 sindaci italiani invitati dalla Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini a discutere in Parlamento sui temi relativi agli enti locali c'era anche il primo cittadino Cesare Cavallo. Un'esperienza piuttosto insolita per un sindaco dei piccoli comuni e praticamente unica per le nostre zone. "La possibilità di partecipare a questa seduta presso il palazzo di Montecitorio - ci spiega il primo cittadino rifreddese - e arrivata grazie all'associazione dei comuni ed in particolare grazie ala mia recente partecipazione all'Assemblea nazionale di Bari. Infatti in quella sede si era parlato dell'evento ed io avevo proposto la mia partecipazione. Come spesso accade per questo tipo di attività, dove i numeri dei partecipanti è ridotto, poi tutto è rimasto in forse fino a giovedì scorso quando da Roma mi hanno fatto sapere che ero stato inserito nell'elenco dei 600". Dal punto di vista pratico la seduta, svoltasi tra l'altro oltre che sotto presidenza della Boldrini anche con la partecipazione del Governo rappresentato dal ministro dell'interno Alfano, è stata suddivisa in più temi tra cui hanno fatto la parte da leone: ambiente, politiche sociali, immigrazione e naturalmente autonomie locali. Su ognuno di questi temi i sindaci hanno potuto illustrare le loro ragioni mentre a fine discussione hanno cercato di tirare le somme i presidenti delle relative commissioni parlamentari. A fine seduta poi gli interventi più attesi ovvero quello del Presidente di Anci De caro e del ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Due interventi - che ci racconta Cesare Cavallo - hanno significativamente puntato sull'importanza dei comuni ed in particolare di quelli più piccoli facendo così intravedere un cambio di strategia a livello Governativo rispetto all'impostazione che voleva, di fatto, far sparire gli enti a favore di altre forme gestionali. Una bella notizia che spero si trasformi presto in dettato legislativo consentendo così ai piccoli comuni di continuare la loro millenaria storia".