Quella saluzzese si conferma la competizione più ricca di colpi di scena in questa tornata elettorale. Dopo la discesa in campo dell’ex sindaco Marco Piccat, la telenovela della candidatura di centrodestra con strappi interni ai partiti e cambi in corsa, ora la corsa non è più a tre, ma a quattro.
Oltre al vicesindaco uscente della giunta di centrosinistra Franco Demaria, allo sfidante di centrodestra Giovanni Damiano e al civico Piccat, sarà della partita anche Renato Pagliero, con la lista civica Saluzzo Viva. Pagliero, ragioniere, classe 1962, è stato assessore durante l’amministrazione di Giovanni Greco negli anni Novanta e ha prestato servizio come funzionario in vari comuni del circondario saluzzese (Martiniana Po, Rifreddo, Gambasca, Manta, Verzuolo). Cinque anni fa il suo nome era spuntato nella ridda delle possibili candidatura di centrodestra, prima che la coalizione optasse per Alessandra Piano.
Ed è proprio all’elettorato di centrodestra che si rivolge il progetto politico di Saluzzo Viva: “L’intento era - ed è - quello di presentare agli elettori un’alternativa credibile a coloro che amministrano Saluzzo da vent’anni” scrivono i promotori della lista, all’esito di “un percorso iniziato diversi mesi fa”. La città, affermano, “sconta immobilismo e mancanza di visione per il suo futuro. Ha assoluto bisogno di un cambio di passo e di un radicale ricambio di classe dirigente. È un compito che spetta a quel mondo moderato, liberale e conservatore, che è potenzialmente maggioritario e all’interno del quale noi ci collochiamo convintamente”.
Tuttavia, concludono, “le vicissitudini dei mesi passati nel centrodestra saluzzese e il comportamento ondivago e contraddittorio di alcuni dei partiti che ne fanno parte potevano generare una frustrazione rassegnata e rinunciataria. In noi hanno prodotto uno scatto di orgoglio e lo stimolo a un gesto di coraggio, che ci induce a metterci in gioco e a proporre alla città una compagine composta da persone appassionate e disinteressate, che si riconoscono nell'area di centrodestra. Una discontinuità con il passato è assolutamente necessaria, nei metodi di governo e nei contenuti programmatici. E in questa direzione andranno le nostre proposte per una Città attrattiva e dinamica, per una Saluzzo Viva”.