Riceviamo e pubblichiamo:
Il 3 marzo scorso sono stato eletto segretario cittadino del movimento giovanile saluzzese di Fratelli d’Italia, Gioventù Nazionale. Da settimane sto lavorando alla formazione di un gruppo di lavoro che sviluppi un’identità forte e formuli una lista di proposte da condividere con l’amministrazione del comune di Saluzzo. Sto riscontrando risultati di gran lunga superiori alle mie aspettative iniziali: vedere un gruppo di giovani che, accanto a me, si mettono in gioco per realizzare obiettivi concreti a vantaggio della cittadinanza saluzzese non può che colmarmi di orgoglio e soddisfazione.
In seguito al congresso dello scorso 15 marzo, sono stato nominato membro del direttivo del partito dal neoeletto presidente di circolo, l’amico Ilio Piana, che ringrazio, assieme ai miei colleghi componenti il direttivo. Sento doveroso ringraziare anche l’onorevole Monica Ciaburro ed i consiglieri regionali Federica Barbero e Claudio Sacchetto, ai quali sono legato da un forte senso di stima e di amicizia.
Ora, da dirigente cittadino del partito (uno dei più giovani della nostra provincia, tra l’altro), credo sia opportuno rivolgere un accorato appello a tutti i miei compagni di partito, saluzzesi e cuneesi: restiamo uniti. Siamo il primo partito, sia a livello nazionale che regionale: possiamo e dobbiamo incidere più profondamente a livello territoriale. Mi rivolgo in particolare agli amici di Saluzzo: lasciamoci alle spalle le divergenze che ci hanno impedito di proporre ai cittadini un’alternativa valida nelle elezioni comunali di giugno, ripartiamo più forti e uniti che mai.
Riformiamo una grande e unitaria alleanza di centro-destra, includendo soprattutto le componenti civiche già interne alla nostra coalizione, cercando di ampliarne le dimensioni. Così avremo la possibilità di primeggiare anche a livello locale, di vincere, di offrire ai cittadini un’alternativa valida, ormai vagheggiata dai più. È il momento di ripartire, di rinvigorirci, di farci sentire: crediamoci e, sicuramente, sarà un successo.
Giovanni Caligaris