CUNEO - A Natale (non) siamo tutti più buoni: torna 'Controcalcio'

Nuovo appuntamento con la rubrica nella quale raccogliamo tutto il peggio del calcio provinciale, tra risse, insulti, minacce e offese razziste

r.c. 17/12/2018 14:51

Ritorna l'appuntamento con “Controcalcio”, la rubrica in cui raccogliamo tutto il peggio del calcio dilettantistico provinciale. Anche stavolta i comunicati riportanti le decisioni del Giudice Sportivo hanno le sembianze di veri e proprio bollettini di guerra fatti di insulti, risse, minacce e anche offese di stampo razziale.
 
I fatti riportati qui di seguito, come di consueto, si riferiscono ad episodi accaduti nell'ultimo mese sui campi dilettantistici della provincia di Cuneo e sono tratti dai comunicati ufficiali del comitato Piemonte-Valle d'Aosta della Lega Nazionale Dilettanti. Per scelta, come sempre, non pubblichiamo nomi e cognomi dei protagonisti: l'obiettivo non è mettere alla gogna mediatica le singole persone, bensì diffondere i fatti sensibilizzando sul tema l'opinione pubblica. Per far sapere che sostanzialmente ogni settimana, sui campi della Granda, accadono cose che con lo sport ben poco dovrebbero avere a che vedere. 
 
PROMOZIONE
- squalifica per cinque giornate (poi ridotte a quattro) per O.M. della Giovanile Centallo, per condotta violenta di particolare gravità, consistente nell'aver colpito intenzionalmente l'avversario con un calcio alla nuca mentre si trovava a terra, gesto particolarmente pericoloso anche se, nel caso di specie, non ha lasciato conseguenze.
 
PRIMA CATEGORIA
- squalifica per quattro gare per A.M. del Valle Varaita, per condotta violenta consistente nell'aver colpito intenzionalmente con una testata al volto un giocatore avversario. 
- squalifica per quattro gare per B.A., allenatore dell'Atletico Racconigi, allontanato dal campo per insulti all'arbitro.
- 100 euro di ammenda al Marene per il comportamento offensivo per tutta la durata della gara, da parte dei propri sostenitori nei confronti dell'arbitro. 
- Inibizione fino all'11 dicembre per G.M., dirigente del Canale Calcio, allontanato dal campo per comportamento irrispettoso nei confronti dell'arbitro al quale rivolgeva espressioni volgari e denigratorie. 
- Squalifica per quattro gare per D.M. dell'Ama Brenta Ceva, per condotta ingiuriosa al termine della gara consistente nell'aver rivolto insulti all'arbitro con atteggiamenti minacciosi e espressioni volgari. Inoltre cercava di affrontare l'arbitro venendogli incontro con fare minaccioso ma veniva trattenuto da un dirigente della sua squadra. 
- Squalifica per tre gare per B.D. dell'Ama Brenta Ceva per condotta violenta consistente nell'aver rivolto minacce all'arbitro al termine della gara. 
- Squalifica per quattro gare per T.B. della Saviglianese, per condotta violenta consistente nell'aver affrontato l'arbitro lanciando verso di lui il pallone che teneva in mano e per essersi rivolto a lui con frasi irrispettose. 
 
SECONDA CATEGORIA
- inibizione fino al 28 dicembre per V.N., dirigente del Garessio, allontanato dal campo per proteste ed offese all'arbitro.
- Squalifica per sette gare per B.A. del San Michele Niella, per condotta violenta di particolare gravità, consistente nell'aver reagito a partecipato attivamente alla mass confrontation originata dalla condotta di un avversario, colpendo a sua volta con un pugno al volto il capitano della società Castellettese prendendo per il collo un altro giocatore. I calciatori aggrediti non riportavano particolari danni.
- Squalifica per tre gare per B.C. del Vezza d'Alba, per condotta minacciosa nei confronti dell'arbitro sia durante la partita che al termine della stessa.
- Ammenda di 50 euro al Cortemilia per insulti a sfondo razziale al termine della gara da parte di un proprio sostenitore nei confronti di un giocatore della squadra avversaria. 
- Squalifica per dieci giornate per S.T. della Castellettese, per condotta violenta di particolare gravità. A seguito di un fallo commesso dal medesimo calciatore, e prontamente fischiato dall’arbitro, il signor S.T. veniva avvicinato da alcuni avversari e reagiva sferrando pugni al volto di due di essi, nonché prendendo per il collo altri due avversari. I giocatori aggrediti non riportavano danni, ma tale condotta dava origine ad una mass confrontation.
 
Gli episodi si riferiscono come detto a sentenze emesse dal Giudice Sportivo. Restiamo a disposizione per eventuali repliche da parte dei tesserati e delle società.

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