Nuovo anno, vecchie abitudini. Anche nel 2018 non abbiamo perso il 'vizio' della buona cucina.
Per festeggiare l'arrivo del nuovo anno ci siamo recati in valle Gesso, più precisamente a Valdieri. Al centro del paese, nella centrale piazza Regina Elena, è ubicato uno di quei posti che t'invogliano a tornare, stiamo parlando della Locanda del Falco.
La location si fa apprezzare sia esternamente che internamente, semplice nella sua impostazione, il locale è suggestivo, con un sapore d'altri tempi. Il soffitto in mattoni a vista impreziosisce uno stile rustico, ma allo stesso tempo raffinato.
I piatti sono molto curati, c'è sicuramente un occhio al territorio, ma la ricerca è il mantra del gestore. Per capirci vi si trova sì un menu tradizionale, ma con varianti che rendono i piatti tipici delle nostre valli delle vere e proprie pietanze gourmet.
Come dicevamo in apertura siamo stati a Valdieri a festeggiare Capodanno e il menu era studiato per l'occasione: ottimi gli antipasti, tra cui una sorprendente tartare di trota fario con puntarelle, arancia e zenzero. In seguito Millefoglie ai porri con salsa all'acciuga (una bagna caoda rivisitata) e Fonduta con fontina d'alpeggio, cavoli in diverse cotture, cotechino e chips di polenta.
Tra i primi Fischirol di segale con ragù di lepre e gremolada (piatto eccellente) e un Risotto alla zucca, seirass fresco e castagne. Come secondo, per il cenone di San Silvestro, il gestore ha proposto una guancia di vitello con purè di patate affumicate e radicchio brasato. Il dessert era un semifreddo alle castagne, salsa ai cachi e biscotto alla mandorla.
Totale? 50 euro con acqua, caffè e un calice di prosecco. Vino a parte. A tal proposito abbiamo optato per un Rosso di Valtellina, un 100% nebbiolo molto delicato al palato.
Luogo comune è che 'A Capodanno si spende il doppio per mangiare peggio': beh, non è certo il caso della Locanda del Falco, locale che, rapportato alla qualità offerta, ha mantenuto un prezzo equilibrato anche per il cenone di San Silvestro. Senza ombra di dubbio ritorneremo e, se non ci siete mai stati, vi consigliamo di provarlo.
Al momento la cucina offre un menu del territorio a 28 euro, bevande escluse, così composto: Cruda di vitella con salsa all'acciuga, Toma di Entracque con subric di patate e aioli, Risotto alla zucca con midollo affumicato e timo, Cosciotto di tacchino alle castagne, crema di zucca e patate al forno, Martin Sec alla birra doppio malto, pan di spezie e zabajone alla birra.
Oltre al menu fisso, la Locanda del Falco offre anche una scelta alla carta (lo trovate allegato a questa recensione, nello scorrimento immagini). La carta dei vini è sufficientemente variegata, grande scelta tra i piemontesi, con la possibilità di optare per vini di altre regioni o francesi.
PS: nel ribadire, come di consueto, che la recensione rappresenta l'opinione personale di chi l'ha scritta, ricordiamo anche che è nostra ambizione fare i critici gastronomici, ma semplicemente regalare ai cuneesi un panorama di quella che è l'offerta di ristorazione del territorio. Per questo motivo non effettuiamo recensioni negative, ma ci limitiamo a non parlare dei posti che non ci sono piaciuti.