CUNEO - Cuneo, l'andamento stagionale del comparto frutticolo

Si raccolgono le pesche: stagione promettente, ma non mancano le incertezze sul prezzo

Roberto Fusta 05/08/2024 09:29

Le abbondanti piogge che hanno interessato il nostro territorio provinciale in primavera fino all'inizio dell'estate hanno messo alla prova gli agricoltori, costretti a proteggere le colture dalle malattie fungine e dalle asfissie radicali intervenendo maggiormente sulla prevenzione fitosanitaria. Con l’arrivo delle temperature torride di queste ultime settimane, se prima sembrava quasi improbabile ricorrere all’irrigazione, invece in questi giorni molti produttori stanno irrigando, visto le alte temperature massime raggiunte, per soddisfare le esigenze fisiologiche delle piante.
 
Per quanto riguarda la frutta, nell’areale del buschese si è ultimata ormai da un mese e più la raccolta delle ciliegie. “Le varietà precoci hanno risentito delle intense piogge con spaccature che ne hanno compromesso la commercializzazione - dice Andrea Fornero, titolare dell’azienda agricola di famiglia a San Martino di Busca - anche gli impianti sotto telo ne hanno risentito. Meglio sono andate le varietà medio-tardive, anche se ci sono stati problemi con la Drosophila suzuki (mosca della frutta) e  comunque le produzioni sono state al di sotto della media”.
 
Rimanendo nell’ambito frutta, sulle colline di Ceretto e Costigliole si è chiusa la raccolta della Tonda di Costigliole, mentre per le altre varietà, più tardive e nelle zone di pianura, si sta ancora raccogliendo. “ Una produzione inferiore al 50% per le albicocche della collina - dice Andrea Fornero - a fronte di una qualità organolettica ottima che contraddistingue la varietà locale della Tonda”.
 
Quantitativi molto scarsi per le susine della varietà locale Ramassin, di cui la raccolta si sta chiudendo in questi giorni o comunque entro fine mese, dove le quantità sono veramente scarse e in alcuni impianti non si raccoglie addirittura. Tra le cause, la scarsa fioritura e poi le piogge frequenti hanno fatto il resto, compromettendo la poca quantità rimasta.
 
Per quanto riguarda le pesche siamo in piena campagna di raccolta. “Per adesso non si sa ben definire le prospettive sulle nettarine che sembrerebbero buone, ma poi ci sono le brutte sorprese con le liquidazioni finali - dice Alessandro Borello - imprenditore agricolo - che possono, con la scusa degli scarti, portare a liquidazioni più basse delle aspettative, come è già successo molte volte. Una situazione che riguarda buona parte delle aziende frutticole, che conferiscono al reparto commerciale, senza fare nessun contratto di vendita - dice Borello - anche perché i magazzini vogliono solo la frutta a conferimento, così da azzerare tutti i rischi per loro e riversare su di noi gli eventuali inconvenienti”.
 
“Purtroppo la situazione del reparto frutticolo non è in buone condizioni - conclude Borello - anche in annate che dovrebbero essere redditizie come il 2023, dove le liquidazioni finali sono state di 10 cent in meno rispetto le aspettative, una realtà che per le aziende sono il margine di guadagno. Purtroppo con il sistema di conferimento siamo l'anello debole della catena”.
 

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