CUNEO - Il melo è la specie frutticola più coltivata in Piemonte. Al via le operazioni di raccolta

Un’annata caratterizzata da intense piogge nella stagione primaverile che hanno richiesto una maggiore attenzione dal punto di vista della difesa fitosanitaria

Roberto Fusta 26/08/2024 14:19

Sono iniziate nelle settimane di Ferragosto le le operazioni di raccolta delle mele che andranno avanti fino a fino ottobre inoltrato, coinvolgendo molte aziende frutticole della provincia di Cuneo, su un areale che parte appunto dai Comuni limitrofi a Cuneo per svilupparsi fino al Saluzzese e nella valli. 
 
Un’annata caratterizzata da intense piogge nella stagione primaverile che hanno richiesto una maggiore attenzione dal punto di vista della difesa fitosanitaria, soprattutto per le avversità fungine come la ticchiolatura, che ha richiesto un monitoraggio costante e una difesa antiparassitaria puntale e precisa per evitare l’insorgere del fungo. Una difesa contro la ticchiolatura che ha richiesto un numero consistente di interventi fitoiatrici con un aumento dei costi a carico delle singole aziende. 
 
In questi anni, grazie all'assistenza tecnica fornita dalle associazioni di categoria agricole (Coldiretti, Cia e Confagricoltura), o delle cooperative o gruppi di commercializzazione del prodotto finale, gli interventi in campo sono sempre più tempestivi e precisi, anche grazie all’ausilio di strumenti tecnologici che consentono di prevenire con una certa precisione lo sviluppo delle avversità o parassiti e di conseguenza studiare le strategie di difesa più efficaci con un minor impatto sull’ambiente e dei residui presenti sulle derrate alimentari destinate al consumo. 
 
Il melo in Piemonte occupa una superficie coltivata di circa 6895 ha su un totale destinato alle colture a frutta fresca pari a 16766 ha è la prima specie frutticola coltivata in Piemonte (dati Istat 2023), anche se per il melo si sta assistendo ad una lieve flessione delle superfici con 195 ha in meno (-2,7%), rispetto all’anno precedente. Sono 1447 gli ha di melo coltivato seguendo il disciplinari dell’agricoltura biologica, pari al 20,9% del totale della specie. 
 
Le varietà di melo che aprono il calendario, sono le precoci o estive, conosciute anche con il nome di Gala, un gruppo varietale che si è sviluppato molto in questi anni e è stato adottato molto dai frutticoltori, per ampliare il calendario di raccolta, oltre al crescente gradimento del consumatore di queste varietà dal colore rosso striato, croccanti e gustose. Il gruppo Gala, rappresenta oggi in Piemonte più del 40% del totale e rappresenta le varietà di melo più coltivato a cui seguono, le Red Delicius (circa il 20%), le Golden Delicius (7%circa) e Fuji (circa 6%). Ci sono poi le varietà in esclusiva dei magazzini di ritiro, su cui prevale sempre la varietà Ambrosia con circa il 6%. Crescono anche le varietà ticchiolatura resistenti, come Opal e Inored Story. 
 
Le epoche di inizio raccolta dei frutti, viene determinato dai tecnici di campo tramite l’ausilio di test di maturazione (amido test, durezza, acidità, gradi Brix), che valutano l’evoluzione di maturazione dei frutti al fine di stabilire il momento ottimale, che è rappresentato anche dall’epoca con un adeguato contenuti di zuccheri e acidità all’interno del frutto, utili sia per una corretta conservazione che un corretto contenuto e gradimento da parte del consumatore finale. 
 
La raccolta viene svolta manualmente, utilizzando dei mezzi meccanici semoventi e degli agevolatori di raccolta. 
 

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