L’Internet of Things, o l’internet delle cose, è una tecnologia che consente di monitorare dispositivi e oggetti a distanza: tramite internet, i diversi dispositivi possono interagire tra loro e con gli esseri umani grazie a dei sensori, a software o ad altre tecnologie ad essi incorporate.
Si tratta di un sistema che ha applicazione in moltissimi settori diversi, tra cui casa intelligente, salute, trasporti, manifattura e agricoltura. L’utilizzo dell’IoT nel settore agricolo permette, infatti, un miglioramento della sostenibilità e della produttività, grazie a un monitoraggio in real-time (e senza necessità di presenza fisica sul luogo di coltivazione) dell’umidità del terreno, della temperatura e di altri fattori ambientali. Tradizionalmente, per prendere decisioni informate su quando piantare, irrigare o raccogliere i prodotti, gli agricoltori si sono basati sui dati meteorologici, ma queste informazioni possono essere a volte datate, e portare a un meno efficiente utilizzo dell’acqua e delle altre risorse. Ecco perché l’applicazione dell’IoT può portare numerosi vantaggi alle aziende agricole che la implementano, anche se, come ogni cambiamento, si porta dietro le sue sfide e le sue controversie.
Per comprendere meglio come l’innovazione digitale stia rivoluzionando il settore agricolo, è utile fare una panoramica di quali siano le tecnologie IoT più applicate nella cosiddetta “agricoltura 4.0”:
- Sensori per il monitoraggio del suolo, che consentono di rilevare l'umidità del suolo, i nutrienti, il pH e altre variabili importanti per ottimizzare la coltivazione delle piante;
- Droni agricoli, che vengono utilizzati per sorvolare i campi e raccogliere dati su colture, irrigazione, malattie delle piante e altri fattori ambientali cruciali;
- Sistemi di irrigazione intelligenti, controllati da sensori e da dati meteorologici comunicati in real-time per ottimizzare l'uso dell'acqua;
- Utilizzo di sistemi IoT per il controllo automatizzato di macchinari e attrezzature agricole, che ottimizzano i processi di semina, raccolta e altro, migliorando la produttività;
- Sistemi di gestione delle colture attraverso piattaforme software e Intelligenza Artificiale, che integrano dati provenienti da sensori e altre fonti, come ad esempio telecamere installate sui trattori, per fornire informazioni essenziali alla migliore gestione delle coltivazioni.
Da questa panoramica appare chiaro come avere la possibilità di anticipare i possibili scenari in campo possa consentire agli agricoltori di prendere decisioni più informate e tempestive, ottimizzando le operazioni e massimizzando i rendimenti: è però anche vero che, come ogni rosa, anche l’IoT ha le sue spine, e le aziende agricole che optano per l’adozione di pratiche agricole digitali si trovano ad affrontare alcune sfide. Infatti, nell’applicazione dell’agricoltura 4.0, pesano molto i costi elevati, perché l'implementazione di sistemi IoT può comportare spese iniziali significative per l'acquisto di dispositivi, sensori e tutte le infrastrutture tecnologiche necessarie. C’è poi da considerare la complessità tecnica, in quanto la gestione e la manutenzione dei sistemi IoT richiedono spesso competenze e tecniche specifiche, che potrebbero risultare difficoltose per gli agricoltori che non posseggono una formazione adeguata. Inoltre, da un punto di vista tecnico, l’interoperabilità e l’integrazione tra dispositivi e piattaforme diverse possono risultare complesse. Infine, le aziende agricole devono anche affrontare le sfide legate alla sicurezza informatica, come la protezione dei dati e la prevenzione degli attacchi informatici ai sistemi.
Quindi, per realizzare appieno il potenziale dell’IoT è necessario trovare soluzioni che accompagnino le aziende agricole in questa trasformazione: non è un caso che, secondo le stime, solo l’1% dell’intera superficie agricola coltivabile nazionale è coltivata con tecniche di smart farming.
A supporto degli agricoltori interessati a passare all'agricoltura digitale sono stati attivati alcuni bandi a livello nazionale, tra cui citiamo l’Investimento 2.3 - Innovazione e Meccanizzazione nel Settore Agricolo e Alimentare del MASAF (
www.politicheagricole.it) dall’importo complessivo di 500 milioni di euro, che si pone l’obiettivo di sostenere i progetti di innovazione che mirano ad aumentare la produttività attraverso l’adozione di nuove tecnologie, e il Fondo per l’Innovazione in Agricoltura di ISMEA (
www.ismea.it), per gli investimenti finalizzati all’incremento della produttività attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa.