Introduzione
È bella l'illusione, ma poi ci si rende conto che è solo un'inutile protezione...
(Sabato pomeriggio 4 maggio 2024)
Il sole, frammento del mio cuore.
Una cometa brilla, è autunno
agli antipodi.
Le foglie brillano di tristezza.
La paura… attanaglia come morsa
nel gelo.
Ma qualcosa dentro me, scintilla
d'oriente, si inebria.
Io la chiamo….
……. La chiamo illusione.
M'aggrappo al caldo, la pioggia
battente sui muri delle case, ha
infranto.
Cumuli di nebbia, masse di ideali
ritorti come rami nodosi, alimentano
false convinzioni.
Cosa resta?
Se non………. un briciolo di dignità,
a credere che ogni giorno sia uguale.
Che non cambierà mai nulla.
Ma io la chiamo illusione; quella
benedetta figlia del firmamento!
………………………
Il cielo ha tracciato un altro orizzonte.
Capisco… Capisco, non capisco.
Datemi una spada e ammazzerò verità!
O mi resta… In pugno, soltanto la cenere
d'un magro inverno.
Qualcuno ha acceso fuochi, fari di
speranza, stalattiti d'un mondo emerso.
Son lacrime… Lacrime amare, frutti
acerbi. Sono….. Forse poli opposti
d'una metafora.
Rimane, colpito il mio petto, una lancia.
Una……. magia e il vento mi porta via.