Da oggi, sabato 15 gennaio, iniziamo la pubblicazione settimanale delle poesie di Carlo Serafini, 24enne di Madonna dell’Olmo. Alla nostra redazione si è presentato così: “La mia passione è la scrittura e scrivo da luglio 2015. Ho anche pubblicato il romanzo fantasy dal titolo "Oltre il limite" nel luglio 2017. Sono stato diverse volte in finale a livello poetico con poesie pubblicate sulle raccolte poetiche. Ho ottenuto due premi speciali in due concorsi inerenti alle poesie. Un secondo posto in un concorso con la casa editrice Primalpe di racconti”. Ecco i suoi primi due lavori.
DIVENTARE FORTE
Questa poesia parla del desiderio di un uomo di crescere interiormente, in una vita dove le insidie non mancano: questo lo porterebbe a non invecchiare mai nell’anima e restare sempre forte dentro di sé
Non voglio ingrigire
come nebbia nei boschi.
Non voglio invecchiare
come alberi d’inverno.
No, non voglio.
Quando comparirà
Una ruga sui miei zigomi,
non voglio sapere di essere vecchio.
Voglio solo sapere di essere grande:
di essere abbastanza capace
di dire la verità in faccia,
come il vento che ti ulula
senza tregua.
Non voglio vedere
sconvolgere il mondo:
no, voglio solo sapere
di essere forte.
Voglio vedere i miei limiti,
desiderare di sognare
a occhi aperti
senza essere schiacciato
dai dolori del Cielo.
Perché pure gli angeli
possono invecchiare:
anche loro sono anime innocenti
ma per questo anche vulnerabili.
Voglio essere grande.
E voglio sorridere:
risplendere come un bambino
ma avere negli occhi
la luce di un uomo sicuro.
LE POESIE
Questa poesia parla del significato che io attribuisco al concetto di poesia; ossia: è sempre veritiera, perché parla dei propri sentimenti e li espone a prescindere che facciano piacere o meno; e, inoltre, essendo che proviene dall’anima, non potremo mai capirle fino in fondo.
Le poesie si misurano
in un attimo.
Sono attimi…
misurati in secondi.
Sono respiri di vita:
gonfiano il tempo
e fuggono.
Entrano nell’anima
e scappano verso l’ignoto.
Sono farfalle sconosciute
che ti penetrano
fino a strapparti il cuore.
Lo vendono alla sorte
e ti parlano in faccia.
Nude.
Le poesie t’ipnotizzano
al loro potere verbale,
sono dannate entità
che t’inchiodano
e vogliono
solo
dirti la verità.
Bella o brutta che sia.
Le poesie sono vere.
Non ti tradiscono.
Le poesie sono immortali.
Vivono in ognuno
e che ti piaccia o no,
ti restano impresse per sempre.
Le poesie sono anche ricordi:
restano nella mente
e come tarli
ti consumano dentro.
Le poesie sono questo…
e forse
non le potremo mai capire
fino in fondo.