CUNEO - Unionmeccanica Confapi Cuneo, la parola a Samuele Bosio: "In Granda tante eccellenze"

Entrato da poco nel direttivo, il Ceo di Aquarama racconta l'orgoglio per il nuovo ruolo e spiega la crescita della sua azienda, che produce attrezzature per autolavaggi

Samuele Bosio

Informazione pubblicitaria 18/12/2024 17:50

Da qualche mese c’è un nuovo direttivo al vertice di Unionmeccanica Confapi Cuneo. Ne fa parte anche il Ceo di Aquarama Samuele Bosio, che guida un’azienda specializzata nella produzione di attrezzature per autolavaggi, tunnel e autolavaggi self-service di ultima generazione che è stata capace in meno di
vent’anni di diventare una realtà di livello internazionale, facendo registrare una crescita esponenziale. Forte di questa esperienza, Bosio è pronto per dare il proprio contributo affinché Confapi si consolidi sempre di più come un punto di riferimento e di appoggio per gli imprenditori della Granda. “Opero sul
territorio da trent’anni e sono ben consapevole di quanto sia elevato il livello di sviluppo delle realtà industriali - spiega -: nella nostra provincia abbiamo aziende che sono delle assolute eccellenze, per questo per me è un piacere poter ricoprire questo ruolo in Confapi, che mi dà la possibilità di confrontarmi
con altri imprenditori cercando di capire le necessità e le esigenze più urgenti. In provincia di Cuneo siamo davvero bravi, ma lo si sa poco perché tendiamo a nasconderci sempre un po’ troppo”.
 
Difficile, però, nascondere la crescita che ha avuto Aquarama: “Fino al 2006 l’azienda si chiamava Sial e produceva idropulitrici – racconta Bosio -. A fondarla è stato mio padre, che ad un certo punto ha capito che il mercato era diventato complicato ed ha spostato il focus su un altro prodotto per il lavaggio self- service delle autovetture, costituendo la Aquarama, ma sempre all’interno di Sial. Era il 1996. La svolta però è arrivata dieci anni dopo, quando si è deciso di vendere Sial e concentrarsi sul nuovo ramo”. Da quel momento è cominciato il percorso di successo di Aquarama, con investimenti importanti sulla qualità dei prodotti ed in particolare “sull’appeal estetico e sul design”, gli elementi che in quegli anni hanno fatto la differenza. “Da buoni italiani, abbiamo puntato su quegli aspetti che ci hanno da subito contraddistinto in un settore in cui c’erano aziende estere già consolidate – prosegue Samuele Bosio -. Partendo da lì, abbiamo aggiunto tanto a livello tecnologico e di innovazione per arrivare alla qualità del lavaggio finale delle autovetture. La crescita che abbiamo avuto effettivamente ci ha dato ragione”.
 
Decisamente, perché oggi Aquarama è una realtà con 250 dipendenti, un fatturato di 50 milioni di euro e una copertura in 55 Paesi del mondo. Le sedi principali sono in provincia di Cuneo, a Novello e a Farigliano, con quattro presidi all’estero (Svizzera, Slovacchia, Spagna e Francia). Il respiro internazionale dell’azienda è confermato dal volume dell’attività export, pari al 60 per cento . E l’obiettivo è incrementarlo ulteriormente: “Sì, vogliamo proseguire questo percorso di crescita fuori dall’Italia. Progetti futuri? Ne abbiamo uno importante che vogliamo realizzare nel 2025: riguarda lo sviluppo di un prodotto che ci consentirà di trattare l’acqua sia per la depurazione che per il riciclaggio, cercando di recuperarne il più possibile da poter riutilizzare nei lavaggi”.

Notizie interessanti:

Vedi altro