Recentemente ho incontrato Flavia, una donna di 46 anni che si prepara ad affrontare un intervento bariatrico. Flavia mi ha contattata perché sente il bisogno di supporto psicologico per gestire le sue paure pre e post trattamento. Al nostro primo incontro ha espresso dubbi sulla terapia online: "Non so se un percorso online può essermi di aiuto, forse in presenza sarebbe meglio, ma ho difficoltà ad uscire di casa e diventerebbe uno stress".
Questa incertezza mi ha portata a riflettere sull'efficacia della terapia online. Da anni clinici e ricercatori si interrogano sulla fattibilità e l'efficacia degli interventi psicologici a distanza. Alcune criticità sono legate agli strumenti tecnologici, come la possibile inibizione della libertà di espressione del paziente, specie se in casa ci sono altre persone che potrebbero ascoltare. Inoltre, l'assenza di fisicità è considerata da molti un ostacolo significativo all'espressione di tematiche profonde e al contatto intimo.
Tuttavia, bisogna riconoscere anche i vantaggi innegabili della terapia online. Questa modalità permette di instaurare o mantenere relazioni di cura con persone che, per varie ragioni, avrebbero difficoltà ad accettare un trattamento standard. La distanza fisica può, in alcuni casi, favorire anziché inibire un rapporto di fiducia, soprattutto per chi vive con difficoltà la vicinanza fisica. Durante una sessione con Flavia, ho cercato di andare oltre l'intervento bariatrico e le ho chiesto se c'era qualche parte della sua casa che la rispecchiava e se aveva voglia di mostrarmela.
Mi ha risposto: "Sì, il salotto, ma in particolare il divano". Quando ha girato la telecamera, ho visto un divano rosso scintillante. Le ho chiesto perché lo sentisse suo e mi ha risposto: "Dopo una giornata di lavoro, in cui, visto il mio peso, sudo sempre, so che il divano sopporterà il mio peso e il mio sudore senza giudicarmi, e poi il rosso è un colore così vivo ed io indosso sempre capi scuri per non farmi notare".
L'obesità è spesso associata a disturbi psicopatologici come il Binge Eating Disorder (BED), che è caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate, associati alla sensazione di perdita di controllo e seguiti da disagio psicologico, senso di colpa e tristezza. Altri disturbi psicologici associati all'obesità includono ansia, depressione, scarsa autostima e difficoltà a riconoscere e gestire le emozioni.
Ho chiesto a Flavia se c'era un posto nella sua casa che le ricordava la sua infanzia. Ha girato la telecamera verso una sedia blu rotta e mi ha detto: "Questa è la sedia che ho sempre portato con me. È rotta perché già da bambina ero grassa, e quel momento mi ha fatto capire che non sarei mai stata normale. Penso anche che se forse mi fossi fatta aiutare allora, non sarei come sono oggi".
In quel momento, Flavia si è commossa e ha detto: "Non pensavo che online mi sarei emozionata così tanto e che le avrei mostrato oggetti e parti di me così velocemente". Le ho risposto: "Beh, forse ha trovato la sua risposta alla domanda se può essere efficace o meno un percorso online. Dal mio canto posso dirle che ciò che mi ha mostrato mi ha detto tanto di lei, ed è un bene per me averla vista online perché oggi anch'io sono sudata, perché i riscaldamenti si sono bloccati a una temperatura alta e quindi o facevo la seduta poco vestita, e non mi sembrava il caso, oppure sudavo".
Flavia ha riso di gusto, e anch'io mi sono unita alla sua risata. Forse anche questo è un atto terapeutico. Poiché non potevo lasciarle uno dei miei bigliettini, le ho scritto in chat una frase che mi ha fatto pensare a lei, chiedendole di salvarla: "È quando il corpo è tra quattro mura che lo spirito fa i suoi viaggi più lontani".
Questo incontro mi ha dimostrato che la terapia online può essere altrettanto valida e trasformativa di quella in presenza, permettendo di esplorare aspetti profondi della vita del paziente e costruire una connessione emotiva significativa.
DR.SSA TERESA COLAIACOVO - Psicologa e sessuologa clinica - Psicoterapia sistemico relazionale
Tel. 348 0149507
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