Per inaugurare il nostro nuovo format di approfondimento Close Up, abbiamo scelto di raccontare una storia di coraggio e solidarietà: quella di Mai+Sole, una realtà che dal 2007 opera instancabilmente per combattere la violenza di genere offrendo un aiuto concreto a chi ha subito abusi psicologici, fisici, sessuali o economici. La sua forza sta nella dedizione delle volontarie, che operano con passione e senza vincoli, creando un ambiente sicuro e accogliente, lontano da giudizi e pressioni esterne.
Abbiamo incontrato Adonella Fiorito, presidente di Mai+Sole, e Daniela Siragusa, vicepresidente, per scoprire come questa realtà unica stia trasformando la vita di molte donne e contribuendo a un cambiamento culturale necessario.
Un volontariato puro: passione e dedizione al servizio delle donne
La caratteristica distintiva di Mai+Sole è la sua natura di volontariato puro: chi vi opera lo fa per passione, non per obbligo. Questo garantisce una qualità del servizio che va oltre il mero dovere, offrendo alle donne un supporto emotivo e pratico che nasce da un sincero desiderio di aiuto.
“Il nostro obiettivo non è solo accogliere le donne, ma accompagnarle verso una nuova consapevolezza e, soprattutto, verso la libertà” spiega Adonella Fiorito, presidente dell’associazione.
L'associazione collabora strettamente con le istituzioni, mantenendo però un’indipendenza fondamentale. Questa autonomia fa di Mai+Sole un porto sicuro, dove le donne possono esprimersi liberamente e senza timori. Questo aspetto è particolarmente rilevante, poiché uno dei maggiori deterrenti alla denuncia è spesso la paura, diffusa tra molte donne, che possa comportare il rischio di perdere i propri figli.
L’ascolto è sempre privo di giudizi e alle vittime vengono offerti il tempo e lo spazio necessari affinché le decisioni vengano prese insieme, senza fretta e con grande consapevolezza.
Per assicurare un’accoglienza e un sostegno di alta qualità, Mai+Sole richiede che tutte le volontarie seguano un percorso formativo rigoroso e continuativo.
La formazione: una garanzia di qualità e professionalità
Diventare volontarie di Mai+Sole richiede un impegno significativo. Ogni aspirante deve frequentare un corso approfondito che include aspetti legali, psicologici e pratici legati alla violenza di genere. La formazione iniziale è solo il punto di partenza: anche dopo essere entrate in servizio, le volontarie partecipano regolarmente a incontri di aggiornamento e sessioni formative per affinare le proprie competenze e affrontare le sfide del loro ruolo con professionalità.
Un ulteriore elemento di supporto fondamentale è il lavoro delle psicologhe dell’associazione, che seguono le volontarie con supervisione continua. Questo sostegno aiuta a gestire il carico emotivo legato all’ascolto e al supporto delle vittime, prevenendo il rischio di burnout e garantendo che il lavoro venga svolto nel migliore dei modi.
La combinazione tra passione, formazione e supporto professionale rende le volontarie di Mai+Sole una risorsa insostituibile per le donne che si rivolgono all’associazione.
Case rifugio: una soluzione da superare
Uno dei temi più sentiti dall’associazione riguarda le case rifugio. Mai+Sole dispone di strutture segrete in grado di accogliere immediatamente donne e bambini in pericolo e in 17 anni di attività non ha mai dovuto rifiutare una richiesta di aiuto. Tuttavia, Adonella Fiorito sottolinea come questa soluzione, per quanto necessaria, sia paradossale: “È assurdo che siano le vittime a dover rinunciare alla loro libertà per proteggersi, mentre gli uomini maltrattanti continuano a vivere come se nulla fosse. Le case rifugio rappresentano una ‘prigione’ per le donne e i loro figli, un capovolgimento inaccettabile del senso di giustizia”.
Questa visione spinge l’associazione ad impegnarsi per un cambiamento culturale e legislativo che inverta le responsabilità: fermo restando il sacrosanto principio di presunzione di innocenza, dovrebbero essere gli aggressori a dover essere allontanati, non le vittime.
Un sostegno a 360 gradi: legale, psicologico e umano
A partire dal primo contatto telefonico e dal primo colloquio con la vittima, Mai+Sole accompagna le donne in un percorso personalizzato. Ogni caso è unico e l’associazione lavora per fornire la risposta più adeguata alle necessità di ciascuna donna.
Tra i servizi più preziosi c’è l’assistenza legale, spesso un ostacolo per molte vittime. “
La domanda che spesso le donne si pongono è: se denuncio, come faccio a permettermi un avvocato?” spiega Daniela Siragusa. Per rispondere a questa esigenza,
Mai+Sole si avvale di legali regolarmente iscritti in appositi elenchi, con competenza e formazione specifica che permette di accedere al fondo regionale del Piemonte dedicato alle vittime di violenza, stalking e maltrattamenti. Grazie a questo fondo, le donne possono contare su una tutela legale gratuita, secondo i requisiti indicati sul
sito della Regione Piemonte.
Parallelamente, l’associazione offre supporto psicologico qualificato, con percorsi per le donne e per i loro figli, spesso testimoni o vittime indirette della violenza. Attraverso questi interventi, si mira a ricostruire l’autostima delle vittime e a promuovere l’autonomia emotiva e materiale.
Le “stanze dedicate”: un modello di prima accoglienza
La creazione delle Stanze Dedicate presso gli ospedali di
Savigliano e
Verduno è avvenuta grazie a
Mai+Sole. Questi spazi, curati e protetti, sono pensati per accogliere le donne nei momenti più critici, subito dopo un episodio di violenza.
“Le stanze sono ambienti umanizzati, dove le donne possono sentirsi al sicuro e iniziare il percorso di ricostruzione della propria vita” raccontano Fiorito e Siragusa. Un progetto che dimostra come anche il contesto ospedaliero possa diventare un luogo di accoglienza e speranza.
La prevenzione come chiave del cambiamento
Mai+Sole non si limita a intervenire nelle emergenze, ma si impegna attivamente per prevenire la violenza attraverso progetti di sensibilizzazione e formazione insieme a psicologi, avvocati e forze dell’ordine.
L’associazione collabora con scuole, aziende e comunità locali per affrontare il problema della violenza alle sue radici.
Nelle scuole, attraverso progetti di teatroterapia, arteterapia e giornate seminariali, le volontarie di Mai+Sole coinvolgono studenti e insegnanti, fornendo strumenti adeguati per capire le dinamiche che portano alla violenza, imparare a gestire le emozioni e promuovere la cultura del rispetto.
La formazione agli insegnanti è cruciale affinché sappiano riconoscere situazioni di disagio e intervenire in modo efficace.
Una proposta innovativa portata avanti da Mai+Sole è rappresentata dagli incontri nelle aziende. Importanti realtà come Alstom di Savigliano, Swisslog di Cuneo e molte altre hanno già fatto un passo significativo in questa direzione, ospitando seminari rivolti ai propri dipendenti. “Siamo stati accolti da numerose aziende e molte altre ci hanno già contattato per organizzare incontri futuri. Si tratta di realtà che scelgono di fermare la produzione per un paio d’ore, dimostrando grande sensibilità, per consentirci di dialogare con i loro dipendenti. Durante questi seminari, insieme a psicologi, avvocati e forze dell’ordine, affrontiamo temi cruciali: spieghiamo cosa costituisce reato, analizziamo l’origine della violenza e sensibilizziamo i lavoratori sulla cultura del rispetto e dell’uguaglianza” sottolinea Adonella Fiorito.
Un’altra iniziativa importante, infine, è rappresentata dai percorsi per uomini maltrattanti, un tentativo di affrontare il problema alla fonte, lavorando su chi commette violenza.
Un messaggio di speranza e rinascita
Alcune studentesse universitarie di Psicologia, che svolgono il loro tirocinio presso l’associazione, raccontano con entusiasmo la loro esperienza: "Siamo grate di poter intraprendere qui questo percorso, perché stiamo imparando più che in qualsiasi altro contesto. La dedizione e l’entusiasmo delle volontarie sono contagiosi, e questa esperienza ci sta arricchendo profondamente, sia dal punto di vista professionale che umano".
Anche chi ha ricevuto supporto in passato testimonia l’impatto dell’associazione. Una donna, vittima di maltrattamenti, racconta il suo percorso di rinascita grazie a Mai+Sole: "Cinque anni fa, io e mio figlio abbiamo passato i primi 15 giorni dopo la denuncia in una casa protetta, accolti dalle volontarie di Mai+Sole. Quei giorni sono stati un dono indescrivibile, come vivere in una bolla magica che mi permetteva per la prima volta, dopo tanto tempo, di dedicarmi a mio figlio e a me stessa. Immagina di essere al freddo, con pochi vestiti, e poi entrare in un luogo caldo, con un caminetto acceso, una coperta morbida e una tazza di cioccolata calda… Questo è stato il calore che ho provato nel cuore in quei giorni, un calore che le volontarie hanno donato alla mia anima. Se oggi sono serena lo devo a me stessa (come loro stesse mi ripetono!), ma anche a Mai+Sole, e in particolare ad Adonella, Luisa e Maddalena".
Non restare sola!
Se ti trovi in una situazione di disagio o hai bisogno anche solo di un consulto, non esitare a contattare Mai+Sole. L’associazione è reperibile h24 ai seguenti numeri:
335 1701008 – 331 6893698 – 331 6893684.
Mai+Sole inoltre fa parte della Rete Antiviolenza Nazionale “1522”, un servizio gratuito e sempre attivo per supportarti in ogni momento.
Come sostenere Mai+Sole
Se vuoi contribuire a sostenere le attività di Mai+Sole puoi farlo attraverso una donazione utilizzando una delle seguenti modalità:
BANCO BPM - IBAN: IT 68 Q 05034 46850 000000000300
CASSA DI RISPARMIO DI SAVIGLIANO - IBAN: IT 79 B 06305 46851 000010136741
A Savigliano, inoltre, puoi visitare La Bottega, in Via Beggiami 22: un luogo speciale dove abiti e oggetti usati, ma ancora in ottime condizioni, trovano nuova vita. Acquistare o donare in questo spazio significa contribuire direttamente alle attività dell’associazione.
Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza!
Per maggiori informazioni:
https://maipiusole.it/ - 335 1701008 – 331 6893698 – 331 6893684 - info@maipiusole.it.