ALBA - Con l'8 delle Langhe emozioni sportive e azioni concrete per la promozione del territorio

Ottimo successo per la granfondo riservata alle moto d’epoca che ha portato oltre sessanta appassionati di tutta Europa a percorrere più di 750 chilometri tra le colline Unesco

02/09/2024 15:24

È molto positivo il bilancio dell’ottava edizione dell’8 delle Langhe, granfondo di regolarità per moto d’epoca che rievoca l’omonima competizione motociclistica nata nel 1922. Oltre sessanta - rappresentativi di sette Paesi europei - i concorrenti che il 29 agosto si sono presentati al via da Cherasco, per una manifestazione sempre più partecipata e internazionale.
 
I motociclisti si sono sfidati in quattro tappe, organizzate sulle strade delle Alpi Liguri, del Monferrato, delle Langhe e del Roero, oltre che in una serie di spettacolari prove speciali, percorrendo complessivamente oltre 750 chilometri. In parallelo, gli iscritti hanno potuto approfondire la conoscenza del territorio attraverso la partecipazione a visite guidate, dedicate alla scoperta delle eccellenze paesaggistiche ed enogastronomiche locali. Tutto questo nel ricordo dell’imprenditore Dario Sebaste, grande collezionista di Moto Guzzi, alla cui memoria è intitolata la competizione. In cabina di regia i volontari del club Amici vecchie moto, realtà di Sommariva del Bosco che si impegna nell’organizzazione della granfondo con il supporto del club Ruote d’epoca di Cherasco.  
 
È proprio a Sommariva del Bosco che domenica 1° settembre si è conclusa l’edizione 2024, con una coloratissima cerimonia di premiazione. Il vincitore assoluto è Luigi Pesenti di Lodi, che ha conquistato il titolo in sella a una Moto Guzzi Nuovo Falcone Civile del 1971. Parla invece straniero la categoria “Sidecar”, dove si è imposta la coppia tedesca Leibfritz, su Moto Guzzi Gtv 500 del 1948. Arriva dalla Germania anche il vincitore della categoria “Oltre 350 cc”: si tratta di Burkard Schramm, primo con la Ducati 750 Gt del 1974. Infine, la categoria “Fino a 350 cc” ha visto imporsi Daniel Marabini, su Mival 175 s/30 del 1955.
 
"Siamo molto soddisfatti di come sia andata questa ottava edizione - commenta Matteo Rossi Sebaste, imprenditore, nipote di Dario Sebaste e componente del comitato organizzatore -. A sottolinearlo sono gli stessi partecipanti che ci hanno salutati affermando di essersi sentiti come a casa. Del resto, questa speciale granfondo rappresenta ormai un appuntamento fisso per tanti appassionati, che ogni anno tornano con piacere tra le nostre colline per vivere appieno la loro passione, cogliendo l’opportunità di scoprire un territorio, con tutte le sue straordinarie eccellenze, davvero unico. Vogliamo proseguire su questa strada ed è per questo che nei prossimi giorni ci ritroveremo per lavorare già alla prossima edizione".

c.s.

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