Percorso molto impegnativo all’interno delle Langhe a cavallo fra le province di Asti e Cuneo, con un circuito finale di circa 44 km da percorre due volte in mezzo ai vigneti della zona di Alba. Si affronta una lunga serie di salite e discese con pochissime possibilità di riposo. Nella parte di avvicinamento al primo passaggio si scalano Rocchetta Palafea, Mango, Barbaresco e Diano d’Alba. Dopo Grinzane Cavour si entra nel circuito che presenta le salite di La Morra, Barolo, e Monforte d’Alba. Salita finale comune all’arrivo della cronometro del Giro d’Italia 2014 Barbaresco-Barolo, con linea di arrivo diversa, con un breve tratto di ulteriore salita.
Dopo la discesa della Morra si percorre una svolta a destra che immette della strada in salita che porta all'arrivo. Pendenze sempre attorno al 5-6%. A 600 metri dall’arrivo svolta a destra in marcata salita (circa 8-9%) fino all’ultima curva verso sinistra ai 300m dall’arrivo.
Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha sottolineato come "Questa edizione del Gran Piemonte sarà davvero indimenticabile sia perché verrà organizzata dopo un periodo molto difficile e vuole essere segno di ripartenza per il territorio sia perché si svolgerà in una delle zone più belle d’Italia per le sue caratteristiche. Le colline delle Langhe, dove vengono prodotti alcuni dei vini più famosi al mondo, e poi l’arrivo a Barolo faranno vivere una giornata indimenticabile a tutti gli appassionati che potranno godere anche di uno spettacolo mozzafiato tra vigneti e luoghi che sono cari al ciclismo".
"Poter annunciare la gara ciclistica GranPiemonte è sempre una gioia ma quest’anno la felicità è possibilmente ancora maggiore perché la competizione segna la possibilità di tornare a parlare di grande sport dopo mesi di stop forzato dovuto all'emergenza Coronavirus. - afferma l'Assessore Regionale allo Sport Fabrizio Ricca - Tornare sulle strade del Piemonte in sella alla bici sarà per i corridori che si sfideranno un ritorno alla normalità che anche tutti i tifosi potranno vivere con loro. E sarà una nuova partenza anche per la nostra Regione, terra di sport, che vedrà la gara attraversare la bellezza delle Langhe".
Matteo Ascari, Presidente del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani ha detto: "Il nostro territorio si presta molto alle corse di ciclismo ed è già il paradiso dei cicloamatori che si recano in tantissimi nelle nostre zone. Siamo molto contenti che il ciclismo professionistico ritorni sulle nostre strade e il Gran Piemonte termini a Barolo dopo la bellissima cronometro del Giro d’Italia 2014. Per il nostro territorio sarà una promozione fenomenale".
Il Sindaco di Barolo, Renata Bianco ha dichiarato: "Siamo contenti che il Gran Piemonte transiti e arrivi a Barolo. In questo anno 2020 cosi difficile, abbiamo assistito ad una battuta d'arresto inimmaginabile, si sono dovuti cancellare molti eventi, dalle sagre più piccole a eventi internazionali. Ne cito uno su tutti il festival Collisioni a Barolo e si ha voglia di tornare a una pseudo normalità. Una corsa così prestigiosa e di richiamo internazionale come il Gran Piemonte è un buon segno di ripartenza e sicuramente una grande opportunità per evidenziare ancora una volta la qualità, competenza e professionalità che contraddistinguono le diverse eccellenze e attività del nostro territorio non a caso patrimonio dell’umanità".
Al Sindaco di Barolo ha fatto eco il Sindaco Vicario di Santo Stefano Belbo, Laura Capra, ha dichiarato: "L’amministrazione comunale è veramente lieta che gli organizzatori di RCS abbiano scelto Santo Stefano Belbo per la partenza della Gran Piemonte, la corsa in linea con arrivo a Barolo. Si va così a creare un bellissimo connubio tra due zone viticole vocate e un gemellaggio tra due vini (il moscato d’Asti e il Barolo) famosi in tutto il mondo. Santo Stefano Belbo e Barolo con Alba – città da dove partirà una tappa del Giro d’Italia il 24 ottobre – formeranno un triangolo di tutto rispetto nel panorama ciclistico internazionale pronto alla ripartenza dopo lo stravolgimento del calendario dovuto al Coronavirus. Santo Stefano Belbo è pronta ad accogliere gli atleti e i loro accompagnatori, certi che il nostro territorio sarà in grado di conquistarli con le sue bellezze".
Il Direttore dell’Azienda Turistica Langhe e Roero, Mauro Carbone ha dichiarato: "La corsa attraversa le core zone del Patrimonio UNESCO del nostro ambito turistico: si parte dalla zona tipica del Moscato di Santo Stefano Belbo, si passa sopra le Cattedrali Sotterranee di Canelli e si fa un ampio giro nella zona del Barbera, in cui spiccano i Comuni di Nizza Monferrato e Costigliole d'Asti, per poi giungere nelle Langhe, a Neive e Barbaresco. Gran finale con un circuito a due passaggi nella Langa del Barolo e arrivo nel cuore del paese sotto il Castello Falletti di Barolo. Siamo contenti di ospitare i grandi campioni del ciclismo e di assistere alla loro cavalcata tra le nostre colline. Un motivo in più per essere orgogliosi di questo evento è che si tratta di ciclismo: la nostra offerta turistica punta molto sullo sport outdoor con servizi dedicati agli appassionati delle due ruote".