Sono il varesino Andrea Crugnola e il padovano Pietro Elia Ometto, con una Citroen C3 Rally2, i vincitori del #RA Rally Regione Piemonte targato duemilaventicinque, seconda prova del Campionato Italiano Assoluto Rally-Sparco.
I leader hanno preso il comando delle operazioni già dai primi metri di gara nel prologo del venerdì, la “Super Prova” di Alba, per poi riuscire ad allontanarsi sensibilmente dai competitor con autorità e per capire chi potesse fregiarsi dell’argento si è dovuto attendere il verdetto dell’ultima prova speciale in programma, dove se lo sono giocato Basso-Granai con la Skoda Fabia Rally2 e Andolfi-Menchini alla loro prima uscita con la Toyota GR Yaris Rally2 ufficiale. Alla fine hanno prevalso i primi per soli sette decimi, al termine di una gara sofferta dove non sono quasi mai entrati in sintonia con le strade incontrate e “bronzo” quindi per gli altri, autori di una prestazione in progressione nonostante non conoscessero la tre cilindri giapponese.
Spettacolare, comunque, il confronto che ha caratterizzato la top five assoluta, con il quarto posto andato agli sloveni Avbelj-Andrejka, costantemente veloci e concreti e sempre in alto in classifica, confermando il buono fatto vedere alla prima uscita stagionale del Ciocco il mese passato, bissando anche il primato nel “promozione”. Quinta moneta finale - con merito - per il trevigiano Marco Signor, con Daniele Michi alle note, anche loro su una Toyota GR Yaris Rally2, vettura con cui il driver di Montebelluna deve pure lui trovare ancora il feeling migliore ma nonostante il quale ha saputo vivacizzare non poco le vicende nei tre giorni di gara sulle spettacolari e tecniche strade della Valle Belbo, la Langa astigiana e la Bassa Langa, patrimonio UNESCO.
Sesta piazza finale per Simone Campedelli e Tania Canton, con una Fabia RS pure loro, con la quale dovevano rifarsi dalla delusione per il ritiro al Ciocco senza però raggiungere prestazioni tali da farli puntare in alto, dove il loro valore indica.
Settimo assoluto il reggiano Ivan Ferrarotti, con una Skoda Fabia RS Rally2 condivisa con Fabio Grimaldi. Prestazione positiva, per il pilota di Castelnovo ne’ Monti, il quale aveva avviato la sfida dalla lontana quattordicesima posizione. Ottavo ha finito il finlandese Benjamin Korhola, con alle note il connazionale Teemonen, con una Hyundai i20 Rally2, sempre tra i protagonisti di primo piano, nona piazza per il siciliano Pollara-Princiotto (Skoda) e chiude la top ten l’altro reggiano Antonio Rusce, con Zanni al fianco (Skoda)al termine di una prestazione regolare.
Dalla classifica finale di vertice manca il comasco Alessandro Re, rallentato e affondato in retrovia da una foratura durante l’ultima prova, quando lottava per la nona piazza con la sua Fabia RS, affiancato da Vozzo. Anche per il giovane trentino Roberto Daprà la gara ha detto male, uscendo praticamente subito di scena (seconda prova speciale), per uscita di strada.
Tra le due ruote motrici gran ritmo e vittoria forza da parte del piacentino Giorgio Cogni, con la sammarinese Daiana Darderi (Peugeot 208 Rally4) davanti di 9”0 sul vicentino Davide Pesavento, affiancato da Michelet (Peugeot 208 Rally4) e 10”6 sul Campione in carica della categoria Gianandrea Pisani, debuttante con la nuova Lancia Ypsilon HF, condivisa con Biagi. Convincente, la “prima” della vettura del gruppo Stellantis, in una categoria estremamente competitiva e su strade che non hanno permesso distrazioni.
Questo di Alba era anche il secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Junior, che si corre con un solo tipo di vettura, la propedeutica Renault Clio Rally5. Dopo l’avvio sulle strade bianche di Foligno del mese scorso, l’asfalto delle colline albesi ha premiato l’equipaggio formato da Matteo Greco ed Edoardo Brovelli, praticamente un monologo per loro, finti con ben 44”9 su Ricciu-Mazzone e terzi hanno concluso Marchioro-Conti a 1’20”6.
Al sabato si è consumata anche la prima prova della Coppa Rally di Zona 1, vinta dall’ossolano Davide Caffoni, in coppia con Natoli. Hanno ingaggiato un bel duello ravvicinato con gli aostani Chentre-D’Herin, questi ultimi al comando per le prime tre prove, per poi vedersi passare dagli altri con un’azione di forza, poi bravi a resistere in testa sino alla bandiera a scacchi, conquistata per una manciata di secondi. Chentre, infatti ha dato fondo a tutta la sua forza ed esperienza, per tornare leader, senza però riuscirci e dando gande valore alla vittoria del rivale. Al terzo posto hanno chiuso Mattia Pizio e Davide Ferretto, che hanno rilevato dalla sesta prova sul gradino più basso del podio i fratelli toscani Federico e Tatiana Santini, fermati da una “toccata”. Tutti erano al volante di una Skoda Fabia.