Il valore aggiunto di uno dei migliori allenatori della categoria insieme alla voglia di rivalsa di una squadra appena retrocessa. L’Alba Calcio è ripartita così dopo l’esperienza in serie D, durata appena un anno: scegliendo il meglio per la panchina, Salvatore Telesca, riuscendo in un’impresa che pareva impensabile per come si erano lasciate le due parti, quella cioè di convincere il tecnico torinese a tornare da dove era stato mandato via, con tante polemiche, a poche giornate dalla fine di un campionato poi vinto proprio dall’Alba Calcio, ormai due stagioni fa. Strappo ricucito, ed eccoli di nuovo insieme, con una formazione quasi completamente rinnovata e tante ambizioni.

 

La rosa è già di assoluto livello, ma ci sarà sicuramente qualche ulteriore innesto di valore. Telesca si è portato da Saluzzo il giovane portiere Romanin e gli esterni Dell’Anno e Coppola, e tanto si è pescato da Fossano, da dove sono arrivati l’esperto e duttile Campagna, insieme a Specchia, Medda, Malltezi e al giovane Tarsitano, tutta gente che in Eccellenza può fare la differenza. I fuoriquota Stivala (ex Genoa e Alessandria) e Pompilio (ex Pro Vercelli) offrono alternative davvero interessanti a Telesca, che attende con trepidazione l’arrivo (a giorni) di uno dei possibili crack del campionato, l’attaccante serbo Aleksa Spaic, classe 1999, proveniente dal campionato bosniaco. 

 

“Rispetto all’anno scorso ci sono state pochissime conferme, la squadra è completamente nuova e c’è tanto da lavorare – commenta mister Salvatore Telesca -. Sono contento di come si stanno applicando i ragazzi in questi primi allenamenti: la squadra è abbastanza giovane, abbiamo in rosa tanti 2001 e 2002 oltre ai fuoriquota, ma sono tutti giocatori con alle spalle campionati importanti sia di Eccellenza che di serie D. Possibili innesti? Qualcosa sicuramente lo faremo ancora, stiamo valutando per capire quali siano i profili migliori che possono fare al caso nostro”. Il tecnico non nasconde l'amarezza per non essere ancora riuscito ad arrivare in serie D, ma è comunque carichissimo per la nuova avventura: “È ovvio che ci sia stata un po’ di delusione per non avere avuto la possibilità di confrontarmi con la serie D, dopo averla nuovamente raggiunta. Ma poi mi sono buttato in questa nuova sfida con grande voglia e sono ben concentrato sul lavoro che devo fare e su un campionato che sarà molto complicato. Chi vedo favorito? Credo che ci sarà di nuovo molto equilibrio, un po’ come l’anno scorso. Le squadre che nella passata annata hanno lottato per le prime posizioni saranno ancora lì: il Cuneo è un’ottima squadra, così come il Centallo; poi ci sono le alessandrine, Acqui, Valenzana, e occhio all’ambiziosa Luese. In questa lotta speriamo di starci anche noi, l’obiettivo è quello”. Telesca, che non vede l’ora di poter allenare Spaic (“Lo seguo da un po’, può essere davvero un giocatore importante per noi”) e si coccola Campagna (“Giocatore importantissimo nello spogliatoio per la sua esperienza, che può giocare sia da braccetto che da centrocampista”), a livello tattico sembra intenzionato a riproporre il 3-5-2 che nella passata annata gli ha dato tante soddisfazioni: “Può essere una soluzione. Stiamo lavorando proprio nell’ottica di cercare di individuare la collocazione migliore dei giocatori per poi trovare l’assetto tattico più adatto”.