Giornate calde per il destino della Salernitana: la squadra campana, che dopo essere tornata in Serie A a oltre vent’anni dall’ultima volta ora arranca nei bassifondi della classifica, fuori dal campo vive settimane concitate. L’antefatto: il regolamento vieta la presenza di due società riconducibili allo stesso proprietario nella stessa categoria, mentre la Salernitana era fino a quest’estate in mano a Claudio Lotito, allo stesso tempo anche “patron” della Lazio. Con la promozione in Serie A dei campani era stata concessa un sorta di deroga, con il club che era passato in mano a due “trustee”, organi che si sarebbero dovuti occupare di trovare un nuovo proprietario. Alla scadenza del 15 dicembre, però, nessun acquirente ha presentato offerte concrete, ed ora la Salernitana rischia una clamorosa esclusione dal campionato.
In questo scenario, nelle ultime ore è tornato a circolare un nome che suonerà familiare agli appassionati di calcio cuneesi: è quello di Alessandro Nuccilli, imprenditore romano che già a maggio aveva tentato di acquistare la società campana. Nuccilli “vanta” un lungo elenco di tentativi (quasi mai andati a segno) di acquisto di club calcistici, quasi sempre nelle categorie inferiori. Nell’ultimo decennio il suo nome è stato accostato, tra le altre, a Parma, Monza, Pavia, Arezzo, Siena, Varese. Tutti club con un comune denominatore: la precaria situazione economica al momento dell’interessamento dell’imprenditore romano. Nel 2015 Nuccilli, insieme ad una non meglio precisata “cordata”, mise gli occhi sul Cuneo, in un momento in cui l’allora proprietario Marco Rosso aveva già iniziato a guardarsi intorno per “passare la mano” (cessione che si sarebbe poi concretizzata solo nel 2018). All’inizio dell’estate le trattative sembrarono essere vicine ad una conclusione, ma nel mese di luglio l’imprenditore di Tarantasca decise poi di respingere l’offerta.
Ora Nuccilli è tornato alla carica parlando al portale del giornalista sportivo Gianluca Di Marzio: “Io voglio la Salernitana, ho in mente un progetto serio”, ha spiegato, assicurando poi di essere affiancato da investitori importanti, tra i quali Benson&Hedges, azienda attiva nel mondo del tabacco, e Skandia, una banca svedese. I contorni del suo “progetto”, però - come spesso accade in queste situazioni e come ben sanno gli appassionati di calcio cuneese - restano quantomeno opachi.