Il circolo Acli “Bocciofila centallese asd” di piazza don Gerbaudo è sempre attiva e propositiva e, oltre alla consueta scuola di bocce, sta portando avanti in questo periodo una importante iniziativa con i ragazzi delle scuole cittadine. Per tre settimane, quattro volte alla settimana, durante le ore di lezione di scienze motorie, circa 250 studenti delle elementari e delle medie di Centallo, a turno, seguono delle lezioni di avvicinamento a questo sport, impartite da Bruno Actis, direttore sportivo della Bocciofila Centallese e componente del direttivo; Sergio Bottero, responsabile del settore giovanile per il circolo e socio, Franco Calmo, socio, Alda Giuliano, Rosella Raviola e Nadia Roasio, che fanno parte del direttivo.
“L’iniziativa è nata per volontà del Comune con il sindaco Pino Chiavassa, e da Sergio Bottero - dice Bruno Actis -; è un impegno importante, anche un po’ faticoso, ma lo facciamo molto volentieri. Di solito i ragazzi sono entusiasti e vorrebbero imparare tutto subito, ma ci vuole tempo e dedizione. Lavorare con loro è bello e poi insegniamo una cosa che a noi piace. In questo modo cerchiamo di coinvolgere più gente possibile, soprattutto giovani”. Gli studenti vengono divisi in squadre e, alla presenza dell’insegnante, imparano i primi rudimenti, prima con le palline da tennis e poi con le bocce vere e proprie, anche se un po’ più piccole: “In tre settimane non riescono a imparare tutto, ma un primo abbozzo ce l’hanno - dice Sergio Bottero -; e poi se qualcuno vuole perfezionarsi, può venire al lunedì dalle 17.15 alle 19, alla scuola bocce, completamente gratuita”.
Si tratta di uno sport vero e proprio, che comporta attività fisica: per arrivare a livelli alti bisogna essere atleticamente preparati e, per rendersene conto, basta vedere su YouTube i video di Simone e Matteo Mana, due campioni del mondo centallesi, che lanciano 50 bocce di seguito, di corsa. Il presidente della bocciofila, Franco Racca è soddisfatto: “Per me è un’ottima iniziativa - afferma - e spero che porti frutti nel tempo, e che magari qualcuno che non conosceva questo sport impari ad apprezzarlo”.