C’era anche Lorenzo Tassone, ventottenne di Centallo, tra i cuneesi che hanno portato a termine il Tor de Geants, gara di trail che si svolge ogni anno a settembre in Valle d’Aosta. Il percorso scelto dal giovane centallese era quello da 330 chilometri, con oltre 24 mila metri di dislivello, a compiere di fatto un anello perfetto intorno alla regione valdostana.
La gara è scattata domenica 8 settembre alle ore 10 da Courmayeur, l’arrivo di Tassone è avvenuto lo scorso sabato 14 settembre, sempre a Courmayeur dopo sette giorni di fatiche. Quest’anno il percorso di gara è stato reso ancora più duro e difficile rispetto alle passate edizioni: i concorrenti hanno dovuto fare i conti con la pioggia, il freddo, il vento fortissimo, la neve e il gelo, tant’è che nella notte tra venerdì e sabato per un’ora e mezza la gara è stata sospesa al rifugio Frassati, in quanto le condizioni meteo erano giudicate troppo pericolose. Eloquente il fatto che in questa edizione il numero dei ritirati ha superato quello degli atleti che hanno conquistato il titolo di “finisher”.
Ci sono state pochissime ore di riposo durante tutta la settimana, nelle varie “basi vita”, ma c’era sempre un piatto caldo ad aspettare Tassone, con vestiti e scarpe asciutte. Il ventottenne centallese ha potuto contare sul grande sostegno, tecnico e non solo, del suo amico Giorgio, che l’ha seguito fino all’ultimo passo nelle varie soste. Sempre presente anche la sua famiglia, che l’ha sostenuto per l’intera settimana giorno dopo giorno. All’arrivo i due amici si sono stretti un grandissimo abbraccio: commoventi i loro occhi pieni di emozione per tutto il “viaggio” portato a termine.
“Lorenzo non ha mai mollato, anche se in alcuni tratti la difficoltà era tanta, ma con tenacia e grande impegno non si è mai fermato. Un passo dietro l’altro ha portato a termine questa bella avventura”, commenta la famiglia: “Noi amici e parenti che l’abbiamo seguito comodamente dal divano vorremmo congratularci con lui che è entrato di diritto nella grande famiglia dei ‘Giganti’ che hanno concluso una delle gare più dure al mondo”.