Non è tutto da buttare via per Marta Bassino, ma il rammarico c’è eccome. Quello per l’errore commesso nella seconda manche, quando tutto sembrava ancora possibile. Avanti di 23 centesimi all’ultimo intermedio, la “piuma d’acciaio” ha agganciato un palo nel finale, perdendo velocità e compromettendo una rimonta che avrebbe potuto rimetterla in carreggiata dopo una prima manche incolore.
“Credo di essere entrata troppo stretta in quella porta - ha detto -, e di aver infilato braccia e gamba e mi sono girata. Lì ho perso almeno sette decimi, ma per fortuna sono rimasta in piedi”. Errore a parte, Bassino non ha commesso grosse sbavature ma non è mai entrata in sintonia con il tracciato: “Complessivamente, fino all’errore, comunque ho fatto una buona gara. Nella prima manche avevo forse avuto troppo rispetto per la pista, nella seconda sono andata più all’attacco, ma ho sbagliato”.
La decima posizione finale le costa lo scettro di leader della classifica di specialità, conquistato da una trionfante Mikaela Shiffrin. Con la vittoria di oggi l’americana diventa la sciatrice più titolata della storia: 83 primi posti in carriera, uno in più della connazionale Lindsey Vonn. Nell’Olimpo dei mostri sacri ormai è rimasto solo Ingemar Stenmark (con 86 vittorie) a svettare sulla quattro volte campionessa del mondo, non ancora 28enne.
La Bax comunque non si dà per vinta: “Certo oggi cedo il pettorale rosso, ma domani c’è un’altra gara e proverò a recuperarlo ed è bello che sia così”. Le avversarie sono avvisate.