Il "caso Brondino" continua a far parlare. Dopo la decisione del centrocampista di lasciare la Pro Dronero e accasarsi al Cuneo, ieri, martedì 22 agosto, c'è stata la presentazione del giocatore con la nuova maglia, accompagnata dalle
dichiarazioni del centrocampista. Immediata la replica di Corrado Beccacini, presidente della Pro Dronero, attraverso una nota, che riportiamo:
"In merito alle sconcertanti dichiarazioni rilasciate dal centrocampista Alessandro Brondino in occasione della sua presentazione da parte del Cuneo Olmo, anche la Pro Dronero preferisce stendere un velo pietoso sulle reali motivazioni che hanno portato il nostro giocatore a tradire la parola data nei confronti della Dirigenza, dell'Allenatore e di tutti i suoi conpagni nonostante un accordo economico già raggiunto ad inizio luglio ed un progetto di rafforzamento tecnico della squadra da lui stesso proposto, ampiamente condiviso e poi firmato a suggello di un patto poi violato nel modo più vergognoso. Qualcuno tra di noi ha paragonato quanto avvenuto al noto episodio del cavallo di Troia, ingenuamente introdotto all'interno della Città col suo carico destabilizzante di distruzione e di morte prima dell'attacco conclusivo dei Guerrieri Greci. Personalmente, chissà perché, mi è invece subito venuta in mente la repentina conversione sulla strada di Damasco di San Paolo di Tarso, passato improvvisamente dal disprezzo per i Cristiani perseguitati senza pietà, alla richiesta di essere accolti fra le loro fila...Escludendo che in questo caso ci sia stata una chiamata divina, essendo Pro Dronero e Cuneo Olmo entrambe tra le formazioni favorite per la vittoria finale del Campionato, quel che è certo è che sapremo superare anche quella che verrà ricordata come una delle pagine più tristi nella Storia della Pro ed a maggior ragione dopo questo tradimento faremo ancora tutto il possibile ed anche di più per tornare a far volare alto il nostro amatissimo Drago".