"Come l'ho scoperto? Me lo ha detto un mio amico, quasi non ci credevo. Non me l'aspettavo proprio". La scorsa settimana, quando sono uscite le convocazioni per lo stage della Rappresentativa Under 18 Nazionale della LND a Montichiari, Pietro Botasso non era davanti al computer in attesa di vedere il proprio nome in quella lista. Neanche ci pensava ad una chiamata. Ma è arrivata, meritatissima. Le sue prestazioni con il Cuneo Olmo in Eccellenza non sono sfuggite al selezionatore Giuliano Giannichedda, che chi ha qualche anno in più di Pietro ricorderà correre sui campi di serie A tra la fine degli anni '90 e l'inizio dei 2000 con le maglie di Udinese, Lazio, Juventus ed anche in Nazionale. Uno che il calcio di alti livelli l'ha visto e vissuto. E che ha scelto, per lo stage di Montichiari, anche il centrocampista offensivo classe 2005, studente al quarto anno al Liceo Scientifico di Cuneo, in questa stagione un elemento quasi imprescindibile nel 4-2-3-1 di mister Magliano. (Intervista presente sul settimanale Cuneodice di giovedì 22 dicembre).
Pietro, come si è svolto lo stage?
"Ci siamo trovati a Montichiari, al Centro Sportivo Montichiarello. Eravamo 41 ragazzi di squadre di serie D e dei campionati regionali. Si è svolto tutto in una giornata: dopo il ritrovo, abbiamo disputato una partita tra di noi. Io ho giocato un po' di più di un tempo".
Soddisfatto di come è andata?
"Sì, diciamo che è andata bene. All'inizio ero un po' emozionato, poi mi sono sciolto. È stata una bella esperienza. Avevo già risposto a convocazioni di rappresentative regionali giovanili, ma era la prima volta di una chiamata a livello nazionale. Avere la possibilità di confrontarsi con ragazzi della mia stessa età che giocano anche in categorie più importanti, è stato davvero stimolante".
Come ti sei trovato con mister Giuliano Giannichedda, uno che ha giocato in serie A per tanti anni e ha vestito anche la maglia della Nazionale?
"Molto bene. Si vede che è uno che di calcio ne sa, come il suo staff, composto da gente che è sempre stata nel calcio in contesti decisamente importanti. Avere a che fare con persone così aiuta ad alzare il livello".
Come ti hanno comunicato questa convocazione?
"In realtà, prima che me lo dicesse la società, l'ho scoperto da un mio amico. Lui era in attesa di sapere se sarebbe stato convocato, quindi era davanti al pc in attesa di conoscere la lista. Quando mi ha detto 'Guarda che ci sei anche tu', ci sono rimasto. Proprio non me l'aspettavo, è stata una gran bella sorpresa".
Veniamo alla tua stagione nel Cuneo Olmo, che stai vivendo da protagonista. Come sta andando?
"Personalmente, non posso che essere super soddisfatto. Ho giocato praticamente tutte le partite, crescendo molto rispetto alla passata stagione, quando ero già nella rosa della Prima Squadra. Nel gruppo mi trovo molto bene, mi sento integrato: i giocatori più esperti mi aiutano molto. Spero di continuare così e fare sempre meglio".
Anche mister Magliano sta riponendo grande fiducia in te. Cosa significa questo per te?
"Sono davvero felice della fiducia che mi sta dando il mister. Lo reputo un grande allenatore, che cerca sempre di trasmettere concetti e aspetti che condivido ed in cui mi ritrovo, come l'intensità e la ricerca del gioco palla a terra. Mi piace lavorare con lui".
Dove credi di aver fatto i miglioramenti principali e in quali aspetti, invece, pensi di dover ancora crescere?
"Sono molto soddisfatto dei passi avanti che ho fatto in questa stagione a livello emotivo. Le prime partite le pativo maggiormente, mi sentivo più bloccato per l'emozione. Con il passare del tempo, sono diventato sempre più tranquillo nell'affrontare gli incontri, e di questo sono contento. Per quanto riguarda gli aspetti da migliorare, a livello tecnico posso crescere tanto, cercando di imparare e prendere qualcosa da ogni giocatore che ha più esperienza di me".
Sei di Cuneo, e vestire la maglia della squadra della tua città credo sia un grande orgoglio. Ma cosa sogni per il futuro?
"In questo momento sono felice di poter vivere questa esperienza con il Cuneo, che per un cuneese come me significa tanto. Poi certo, il mio sogno è quello di arrivare più in alto possibile".