La fine del girone di andata e la pausa per le festività invita ai primi bilanci nei vari campionati. Ecco le pagelle per la prima parte di stagione dell'Eccellenza.
Saluzzo 9: è la vera regina di questa prima parte di stagione. Arriva a Natale con il titolo di campione d’inverno in campionato e la finale di Coppa Italia da giocare domenica 7 gennaio (a Orbassano contro la Pro Novara). Merito di una rosa ben costruita e di un allenatore come Salvatore Telesca che è indiscutibilmente uno dei valori aggiunti di questa squadra: ha portato mentalità vincente e alcuni innesti che conosceva bene e che hanno alzato il livello, e ha trovato gli equilibri giusti a livello tattico, costruendo una squadra solida, a cui è difficilissimo fare gol, e con tanta qualità e soluzioni diverse dalla metà campo in su. Una prima parte di stagione pressoché perfetta.
Cheraschese 7: tra le cuneesi, dopo il Saluzzo è la formazione che merita il voto più alto. Chiude il girone di andata all’ottavo posto con 20 punti, decisamente non pochi per una formazione che come obiettivo dichiarato ha quello della salvezza. Ha avuto una partenza lenta, con qualche difficoltà e risultati che faticavano ad arrivare. Poi, con una migliore condizione fisica e il recupero di qualche giocatore determinante, ha trovato la continuità giusta, vincendo scontri diretti fondamentali con Cavour, Carmagnola e Villafranca e dando fastidio a formazioni con obiettivi di alta classifica come Pro Villafranca, Cuneo, Fossano e Centallo. Otttimo girone di andata per i ragazzi di Mascarello.
Centallo 6,5: sesto posto, i playoff a un punto e negli occhi la convincente vittoria del Paschiero da mettere sotto l’albero. Vista così, potrebbe sembrare una prima parte di stagione da incorniciare per la squadra di Bianco. È il bello (o il brutto) di un campionato con tante formazioni racchiuse in pochi punti, in cui una partita può cambiare la classifica e i giudizi. Un’analisi più approfondita ed equilibrata suggerisce invece di considerare quello del Centallo un girone di andata nel complesso positivo, ma non scintillante, con qualche scivolone inatteso subito riscattato da prove di forza e maturità che hanno evidenziato la capacità di reagire dei rossoblu. L’obiettivo playoff, dichiarato a inizio stagione, è a portata di mano. Sufficienza piena.
Cuneo 6: non va oltre la sufficienza il Cuneo. Il derby dell’ultima giornata con il Centallo poteva dare una prospettiva differente alla prima parte di stagione, in generale con troppi alti e bassi per la formazione biancorossa. Al netto di un campionato molto livellato e con passi falsi da parte di quasi tutte le big, ci si aspettava qualcosa in più dalla squadra di Magliano, che ha perso finora cinque partite, troppe per una formazione che punta a vincere. La buona notizia? Nonostante tutto il Cuneo è quarto, a soli 5 punti dalla vetta e con il girone di ritorno a disposizione per provare a colmare il gap. La forza di un gruppo consolidato e le capacità di mister Magliano sono le armi su cui puntare nel 2024.
Pro Dronero 6: il voto è la media tra una prima parte di stagione da 4 e il finale da 8. In generale, l’ottavo posto alla fine del girone di andata non può essere un risultato gradito ad una realtà ambiziosa che ci ha abituati a lottare per ben altre posizioni. Ma c’è da sottolineare la reazione da squadra vera avuta dai Draghi dopo l’inizio difficile e le cinque sconfitte consecutive tra la quarta e l’ottava giornata. Con la guida sicura e l’esperienza di Caridi, che si è affidato ai propri senatori, i droneresi ne sono usciti, ed ora, dopo due vittorie prestigiose contro Valenzana e Fossano, nel girone di ritorno potranno dare fastidio a tutti, provando a inserirsi nella zona playoff.
Fossano 5: una delle più grandi delusioni di questa prima parte di stagione. Retrocessa dalla serie D e presentatasi ai nastri di partenza con la volontà dichiarata di tornare nella massima serie dilettantistica, la formazione di Matteo Solari non ha mai trovato quella continuità di risultati necessaria per stare nelle zone alte di classifica. Qualche acuto c’è stato, ma è troppo poco se si guarda alla rosa dei blues, forti soprattutto di un reparto offensivo di assoluto livello per la categoria. La qualità di gioco non è quasi mai mancata: il Fossano esprime un calcio propositivo e piacevole, ma questo non basta per vincere le partite. Serve anche altro, che Alfiero e compagni dovranno trovare nel ritorno per provare a inserirsi nelle zone nobili di classifica.
Moretta 5: l’inizio choc con cinque sconfitte di fila, complice un calendario non certo agevole, ha subito fatto capire che non sarebbe stata una stagione facile nonostante le buone sensazioni lasciate dalla squadra nel finale della passata annata. Nelle giornate successive i punti sono arrivati, anche contro formazioni importanti, ma il nuovo periodo buio ha portato alla decisione della società di cambiare in panchina, sostituendo Sacco con Giordana, che ha subito messo a segno un colpaccio sul campo della Pro Villafranca. Tredici punti e il terz’ultimo posto in classifica non possono rappresentare un bottino positivo al giro di boa per una formazione che puntava a guadagnarsi una salvezza tranquilla. Ma il tempo c’è, e la squadra ha tutte le potenzialità per fare un grande ritorno.