Questa fa male. La sconfitta netta ed inappellabile rimediata dalle ragazze cuneesi contro un Pavia attento e disciplinato è di quelle che lasciano il segno per punteggio e, soprattutto, per come sono maturate. In oltre 100’ la Freedom mette in mostra la peggior prestazione stagionale per distacco davanti ad un pubblico più incredulo che arrabbiato. Ed anche per gli addetti ai lavori non è facile commentare la gara…

 

Le padrone di casa sono chiamate all'immediata riscossa dopo l’amara sconfitta rimediata contro il Milan in Coppa Italia. Cuneesi schierate pressoché con la formazione e le interpreti classiche, ad eccezione del portiere Korenciova e di Tudisco. Il Pavia risponde con un 4-4-2 coperto, volto a negare spazi ed opportunità di contropiede alle avversarie. Ne derivano dei minuti iniziali di profondo studio reciproco, con la Freedom leggermente più in controllo del boccino, in attesa del varco giusto per andare a colpire. La prima conclusione, a firma Santamaria, arriva già al 6', con la conclusione da posizione defilata in area deviata in corner da Migliazza. Sugli sviluppi dell'angolo, lo stesso portiere rimane a terra, vittima di uno scontro fortuito ma secco in mischia. L'estremo difensore ospite non ce la fa a proseguire e lascia il campo in barella al 10' in favore della sua vice, Deiana. Applausi del pubblico e si riparte. Prima azione e Lazzari trova il vantaggio al termine di una splendida azione di contropiede orchestrata magistralmente da Casini tra le linee arretrate cuneesi. Vantaggio Pavia molto ben eseguito ma davvero molto male la difesa di casa nelle circostanze. Colpite a sorpresa, le ragazze di coach Ardito provano immediatamente la reazione, ma la precisione nelle scelte di passaggio lascia parecchio a desiderare, agevolando il ripiegare del Pavia, molto bravo ad accorciare le linee e creare densità. Santamaria ci prova al 24' con un bell'inserimento con annessa conclusione rasoterra che trova una ben posizionata Deiana a negare il pareggio. Brave entrambe le giocatrici nella circostanza. Nel complesso é comunque una Freedom alquanto meno brillante del solito. Probabilmente pesano le fatiche del match infrasettimanale contro le rossonere. Piove pure sul bagnato in casa Freedom: al 31' Marenco si vede sventolare il rosso diretto sotto il naso dopo un intervento giudicato da ultimo uomo su ripartenza avversaria. Moltissimi dubbi sulla decisione arbitrale. Fallo senza dubbio, ma rosso...

 

Sugli sviluppi immediati il Pavia trova pure il raddoppio in mischia, ancora con  Lazzari. Notte parecchio fonda adesso al Paschiero… Poi, di colpo, al 39' Tamborini sguscia come una freccia in area e viene buttata giù da Semplici: rigore e rosso. Dal dischetto Santamaria é gelida e fa secca Deiana. 1-2 e conti totalmente riaperti. La reazione cuneese tuttavia é parecchio meno intensa di quanto ci si potrebbe aspettare. Nonostante tutto, la Freedom ha di che mangiarsi le mani, grazie alla traversa piena centrata da Santamaria in pieno recupero, con Deiana immobile a fissare il pallone, pregando che non si infili in rete. Desiderio esaudito e dopo un'altra manciata di secondi l'arbitro manda tutte a riposarsi. Squadre dunque negli spogliatoi dopo un primo tempo condito da tre gol e due cartellini rossi. Cosa ci riserverà il secondo tempo?

 

La ripresa si inaugura immediatamente con il terzo gol del Pavia, firmato Casini. La calciatrice ospite, gentilmente lasciata sola da una difesa tutt’altro che pugnace, mira alto e scocca un tiro che si insacca dolcemente alle spalle di una Nucera non proprio irreprensibile nella circostanza. 1-3 e tanti saluti. Davvero un pessimo modo di inaugurare il secondo tempo per la Freedom. Ancora più che nella prima frazione di gioco non c’é proprio traccia della squadra quadrata e combattiva a cui ci avevamo giustamente fatti la bocca nelle precendenti giornate di campionato.

 

Non mancano comunque le polemiche: al 10' Pasquali indovina una conclusione velenosa che Deiana respinge fuori dalla porta, quando il pallone sembrava avere eccome superato la linea. Il guardalinee non é dello stesso avviso e si resta sul doppio svantaggio per le cuneesi. Decisione difficile da comprendere. Tutto questo non cambia comunque il fatto che sia davvero una Freedom in chiara difficoltà, spenta nelle gambe  e nella testa e molto lontana dai propri standard qualitativi e quantitativi. Le ragazze di coach Ardito sembrano a corto di energie e di idee in entrambe le fasi di gioco. Moltissimi gli errori in fase di impostazione, che un Pavia disciplinato e corto anticipa e legge senza patemi d’animo di sorta. Poco dopo si assiste ad una serie di cambi per entrambi gli allenatori. Lo spettacolo, tuttavia, non cambia granché. Le ospiti controllano bene il campo e concedono davvero poco o nulla alle padrone di casa. Non ci siamo. Decisamente non ci siamo. La sensazione generale é che si potrebbe andare avanti tre giorni di fila senza cavare un ragno dal buco. Partita assolutamente da dimenticare per la Freedom. Piove pure sul bagnato e Semanova al 48' si vede sventolare sotto il naso un doppio giallo con conseguente rosso per qualche parola di troppo. È soltanto l'ultimo episodio degno di andare in onda. Quel che resta della gara si consuma nell’ormai trita e ritrita serie di passaggi approssimativi ed errori assolutamente non da Freedom. Alla fine della gara la società Freedom annuncia il silenzio stampa fino a data da destinarsi, con visibile disappunto da parte della dirigenza.

 

Naturalmente non spetta a noi dare giudizi o pronunciare illazioni di sorta, ma è stato oggettivamente preoccupante vedere come il turno infrasettimanale, sia pure contro una squadra importante come il Milan, abbia prosciugato le energie di questa Freedom. Ora urge un riscatto immediato.