La Freedom non si ferma. La squadra di coach Ardito mette tre punti nel carniere e si gode una sosta meritata nelle zone più nobili della classifica. Freedom subito in campo con l'ascia di guerra. Le cuneesi tengono il baricentro medio-alto, decidendo di andare a pressare le avversarie nella loro metà campo per impedire lo svolgersi della manovra. Il Cesena risponde con una formazione compatta, formando una doppia linea a ranghi serrati. Da notare la notevole fisicità del reparto arretrato ospite, volto ad ingaggiare sul piano fisico le punte. Avvio di gara bello frizzante, con qualche protesta da parte del pubblico per un paio di contrasti subiti dalle nostre. Le formazioni mostrano una tattica d'attacco opposta, con la Freedom alla ricerca delle percussioni centrali, mentre il Cesena prova ad allargare le maglie avversarie, sfruttando la corsa sulla fascia, soprattutto quella destra. Dopo 10' non si registrano ancora occasioni degne di nota, anche se a ronzare attorno alla porta avversaria sono leggermente più le ospiti.

 

Poi al quarto d'ora ecco il vantaggio della Freedom, grazie ad una grande ripartenza in velocità. Splendido il lavoro tra le linee di Tamborini, bravissima a controllare il pallone e servirlo col contagiri a Pasquali, a sua volta fredda a trafiggere Serafino in uscita. Gioia che però dura poco: al minuto 18', infatti, una dormita in difesa libera Sofia Testa nell'area di rigore, consentendole di calciare da posizione molto defilata e piazzarla nell'angolino basso alle spalle di Korenciova. Tutto da rifare per la Freedom. Troppa libertà nell'occasione concessa alla punta avversaria. Si riparte. Il pareggio non altera l'atteggiamento delle squadre, sempre molto aggressive nel pressing. Non potrebbe essere diverso: gli spazi scarseggiano e un ritmo più compassato favorirebbe la difesa. Cesena ancora pericoloso alla mezz'ora, ancora con Sofia Testa, che calcia malamente da una buona posizione in seguito ad una ribattuta della difesa.

 

Il Cesena sembra avere qualcosa di più in questa fase della partita. Freedom un po' troppo leggerina in alcuni contrasti in fase di non possesso. Nonostante ciò sono proprio le cuneesi a sfiorare nuovamente il vantaggio al 34' con Zanni, ma Serafino si distende nell'attimo giusto e devia in angolo. La stessa Zanni ha ancora l'occasione di riprovarci al 42', molto ben servita da Coda, ma questa volta la scelta è proprio sbagliata, calciando in bocca al portiere con troppa fretta.

È l'ultima emozione del primo tempo. Squadre negli spogliatoi sul pari.

 

Ripresa inaugurata dall'errore della solita Sofia Testa, che consegna il pallone a Korenciova dal cuore dell'area di rigore dopo un rimpallo fortunato. Meglio il Cesena nei primi minuti. Freedom un po' contratta sulle sue posizioni arretrate. La precisione in uscita lascia a desiderare, con diversi palloni sprecati nella fretta di giocarli subito. Mister Ardito chiede giustamente più calma alle proprie calciatrici. Le parole del coach toccano le corde giuste. Dopo questi primi minuti un po' titubanti le padrone di casa tornano a macinare gioco con maggior giudizio, guadagnando alcuni metri. Ora la diga eretta in mezzo al campo dal Cesena offre alcuni spazi potenzialmente vantaggiosi. Continua però a mancare la precisione nella scelta dell'ultimo passaggio. 

 

Al 17' una prodigiosa Korenciova nega di piede il gol a Mak, rimediando ad una sua stessa respinta difettosa. Un minuto dopo ancora splendido il portiere cuneese a deviare sopra la traversa una conclusione velenosa dalla lunga distanza. Gara sul filo del rasoio. La Freedom resta propositiva ma soffre sulla propria fascia destra, spesso teatro di alcune incursioni da brivido delle ospiti. Ardito ricorre alla panchina per tamponare la falla. E poi, di colpo… Zanni, signori! Splendido recupero palla della neo entrata Stankova che trova un passaggio al millimetro per la compagnia, proprio alle spalle della difesa. Rasoiata bassa e 2-1 al 28'. Una rete che sa proprio di liberazione per tutto il Paschiero.

 

Il pubblico ora spinge forte dalle tribune. Il Cesena infatti non è stato ancor domato e continua a ribattere colpo su colpo. Bisogna anche giocare con l'orologio adesso, quando i minuti si fanno eterni. Ultimo quarto d'ora tesissimo, ma per fortuna la Freedom  regge bene gli ultimi assalti all'arma bianca delle avversarie. Non solo. All'ultimo respiro Semanova trova il terzo sigillo a conclusione della più classica delle ripartenze. Un Cesena tutto in avanti alla ricerca del disperato pareggio regala un contropiede in campo aperto e Semanova disegna un arcobaleno dai trenta metri che si spegne in porta. Boato di gioia collettivo e partita finita. Triplice fischio che sancisce un'altra vittoria di puro carattere. Le azzurre si confermano nei piani più nobili della classifica con pieno merito.