Riprende da Mapello, paese in provincia di Bergamo di poco meno di 7 mila abitanti, la corsa al sogno serie D del Cuneo. Dopo aver superato la Pro Villafranca una decina di giorni fa, i biancorossi sono pronti a tornare in campo per affrontare la fase nazionale dei playoff di Eccellenza. Di fronte troveranno una formazione forte e attrezzata, che ha chiuso il girone B della Lombardia in seconda posizione con 75 punti conquistati (in 34 partite), frutto di 25 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte. Il Mapello ha battagliato con la Tritium per la vittoria del campionato, riuscendo a rimontare uno svantaggio di 8 punti e ad agganciare gli avversari, prima della spallata decisiva nello scontro diretto del 29 marzo, vinto per 2-0 dai milanesi, che poi sono andati a prendersi la matematica promozione in serie D con due giornate di anticipo. Il Mapello si è consolato con i 12 punti di vantaggio sulla Brianza Olginatese (battuta con un rocambolesco 3-2 esterno proprio nell’ultima giornata) che ha permesso ai bergamaschi di accedere automaticamente alla fase nazionale dei playoff, saltando quella regionale.
Nella stagione degli avversari del Cuneo si registra anche un avvicendamento in panchina: il brasiliano Inacio Joelson (ex calciatore di Atalanta, Albinoleffe e Reggina, tra le altre), che guidava la squadra dal 2021, alla fine di novembre è stato esonerato. Alla base della decisione, arrivata dopo una netta vittoria che aveva consentito al Mapello di accorciare sula Tritium, probabilmente alcuni dissidi con la dirigenza, che ha scelto di sostituirlo con Manuele Sorti, giovane tecnico classe ‘85 che da calciatore ha militato nel settore giovanile del Parma e poi in Lega Pro, serie D e nella categorie dilettantistiche, vestendo anche la maglia del Mapello per cinque anni.
La formazione bergamasca è una macchina da gol. Ne ha messi a segno 85 in 34 partite nell’ultimo campionato, con ben tre giocatori a quota 17: l’esperto attaccante (33 anni) Matteo Ghisalberti e il più giovane fantasista (24 anni) Simone Comelli, entrambi con un passato in serie D. A sorprendere è il terzo bomber, il difensore Thomas Capelli, colonna del reparto arretrato ma anche abile nella fase di impostazione: ha realizzato 10 rigori, e si fa trovare spesso pronto come attaccante aggiunto sulle situazioni di calcio piazzato. Una curiosità è proprio legata ai tiri dal dischetto, che in questa stagione sono stati tantissimi, in tutto 17, segno di una squadra con spiccate qualità offensive che si trova spesso nell’area avversaria.
Il Mapello è una compagine a trazione anteriore, a cui piace imporre il proprio gioco. Occhio, in particolare, al tridente offensivo, formato dai già citati Ghisalberti (tecnica sopraffina e capacità di andare a segno e sfornare assist), Comelli (guizzante e sempre pericoloso) e Davide Ghisleni, autore di 7 reti. Sette come i gol messi a segno da Yassin El Kadiri, centrocampista molto abile negli inserimenti, altro punto di forza. La grande facilità realizzativa ha un rovescio della medaglia, la fragilità difensiva: la squadra di Sorti concede, come testimoniano i 44 gol subiti in stagione.
E il Cuneo? Nell’ultimo turno dei playoff regionali vinto con la Pro Villafranca, la squadra di Michele Magliano ha dimostrato di aver smaltito la grande delusione per aver visto sfumare la vittoria del campionato proprio all’ultima giornata. Se il Mapello ha armi importanti a propria disposizione, anche i biancorossi possono contare su punti di forza e certezze che hanno consentito di condurre un campionato sempre ai vertici per l’intera stagione. A cominciare dalla solidità difensiva, decisamente superiore a quella dei bergamaschi: la qualità e l’esperienza dei giocatori del reparto arretrato, unite ad organizzazione e compattezza di squadra, hanno permesso di incassare appena 24 reti, 20 in meno del Mapello (anche se con 4 partite in meno). I numeri dell’attacco non sono paragonabili a quelli dei propri avversari nei playoff, ma 57 reti in 30 incontri non sono comunque un magro bottino. E anche se il migliore marcatore dei cuneesi, Andrea Dalmasso, a quota 13, ha firmato 4 gol in meno dei tre principali realizzatori del Mapello, i biancorossi hanno le qualità per far male.
Superfluo sottolineare che Mapello-Cuneo è una di quelle sfide in cui a fare la differenza possono essere i dettagli. E nei dettagli vanno annoverati anche i gol in trasferta, visto che il passaggio del turno si gioca su due gare e c’è ancora la regola delle reti in trasferta che è invece stata superata nelle coppe europee. Il match di andata è in programma domenica, alle 16,30 a Mapello. Ritorno sette giorni dopo, domenica 4 giugno, sempre alla stessa ora, al Paschiero di Cuneo. Chi passa il turno, si qualifica per la finale che vale un posto in serie D (gare in programma l’11 e il 18 giugno) contro la vincente tra Accademia Borgomanero e Lavagnese.