Cento euro di multa per una rissa con tanto di giocatore finito all'ospedale, 50 euro per l'acqua fredda in doccia. Differenza di sanzioni minima, eppure la gravità dei due episodi pare decisamente diversa. Il riferimento è a quanto accaduto nell'incontro di venerdì sera di Terza Categoria tra Accademia Alba e Giovanile Genola, terminato con il risultato di 0-2, ma anche con gli animi decisamente caldi. A farne le spese un giocatore della squadra ospite, portato all'ospedale per un trauma di non poco conto dopo un colpo al volto (pare che il ragazzo dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico).
Evidentemente l'arbitro non ha visto con precisione quanto accaduto, non riuscendo a identificare le persone coinvolte e gli autori di gesti violenti da sanzionare. Risultato: il Giudice Sportivo ha punito con una multa da 100 euro entrambe le società, "per comportamento rissoso da parte dei propri giocatori non individuati nominalmente dall'arbitro con i giocatori avversari al termine della gara, rissa sedata dall'intervento dei dirigenti". Ecco che allora fa quasi sorridere, scorrendo poche righe più in basso il comunicato della delegazione di Cuneo della Lnd, leggere che il Cortemilia dovrà pagare 50 euro per "non aver messo a disposizione dell'arbitro e della squadra avversaria la doccia calda al termine della gara". La doccia calda è importante, certo. Ma di fronte ad un pugno...