Più emozionati i bambini o i genitori? Difficile dirlo, quel che è certo è che quello vissuto ieri, giovedì 20 aprile, nella palestra di Roccabruna, è stato un pomeriggio davvero speciale per tutti i presenti. Non capita tutti i giorni di poter incontrare Beppe Signori, uno degli attaccanti più forti della storia del calcio italiano, poter ascoltare i suoi racconti e gli aneddoti della sua carriera e avere l’opportunità di rivolgergli anche alcune domande. L’ex giocatore di Foggia, Lazio e Bologna, autore di 188 reti in serie A (decimo tra i marcatori di tutti i tempi) e vincitore per tre volte del titolo di capocannoniere, ha presentato il suo libro “Fuorigioco: perde solo chi si arrende”, in cui oltre a parlare della sua carriera, si concentra sulla vicenda giudiziaria che lo ha visto costretto a difendersi per dieci anni, dal 2011 al 2021, dalle accuse legate al calcioscommesse, da cui è uscito da innocente, con l'assoluzione.
Di fronte ai bambini e alle bambine del settore giovanile e ad alcuni giocatori della prima squadra del Val Maira, accompagnati da genitori, dirigenti, allenatori e curiosi, Signori ha risposto alle domande del giornalista (e grande tifoso della Lazio) Mario Piccioni, ripercorrendo le tappe principali della sua carriera: dall’esplosione ai tempi del Foggia di Zeman, che lo fece diventare un grande attaccante (“Mi chiamò bomber la prima volta che ci incontrammo, io credevo che salutasse un altro, perché non avevo mai fatto tanti gol prima”) agli anni della Lazio, con i tre titoli di capocannoniere conquistati, fino alla rinascita di Bologna. E poi la Nazionale, quella finale non giocata a Usa ‘94 (“Il mio più grande rammarico, dissi a Sacchi di non farmi giocare a centrocampo, ma tornassi indietro la giocherei anche da portiere”) e gli allenatori più importanti per lui: oltre a Zeman (“un maestro”), Zoff (“di poche parole, ma grande uomo”) e Mazzone (“concreto e bravo a semplificare le cose”). All’incontro, aperto dal saluto del sindaco di Roccabruna Marco Arneodo, hanno partecipato anche il gestore del Centro Sportivo Valle Maira che ha ospitato l’incontro Giorgio Salomone, e l’ex giocatore cuneese di Torino e Lazio Claudio Sclosa, che è stato compagno di Signori in bioancoceleste: “È stato un onore giocare con Beppe, vederlo è sempre un piacere – ha detto, aggiungendo, in risposta ad una domanda sulla Nazionale -: uno come lui risolverebbe molti problemi a Mancini”.
Presenti anche il direttore sportivo del Val Maira Alessio Perano, il sindaco di Busca Marco Gallo e il direttore sportivo del Busca Calcio Lele D’Errico, per annunciare nell’occasione due stage promossi proprio dall’accademia di Beppe Signori, che vedranno la presenza dell’ex calciatore, in programma dal 12 al 14 giugno a Roccabruna e dal 15 al 17 giugno a Busca. Si tratta di attività di perfezionamento della tecnica calcistica riservati a ragazzi dal 2010 al 2015. “Organizzare iniziative come questa è molto importante per il territorio”, hanno commentato Gallo e D’Errico, mentre Perano ha aggiunto, rivolto ai bambini presenti: “Forse non ve ne rendete ancora conto, ma partecipare ad un camp con Beppe Signori è una gran fortuna”.
Per info e iscrizioni per il camp: Marco 338 7421682; Davide 335 8468450.