Una cordata araba interessata al Cuneo? Voci confermate dalla presenza allo stadio, in occasione di Cuneo-Acqui, di un emissario in arrivo da Riyad che già il giorno prima aveva fatto visita al centro di Piccapietra, a Madonna dell'Olmo. Ha conosciuto la dirigenza biancorossa e ha potuto vedere la città, apprezzandone anche le potenzilità a livello turistico (è stato anche nella sede dell'Atl del Cuneese), fattore molto importante per questo gruppo. Si tratta di un fondo che vorrebbe investire nel calcio in Italia. La domanda che viene da porsi è: perché proprio il Cuneo? Perché una società che ha sì una storia importante, ma che attualmente gioca in Eccellenza?
"È un interrogativo che effettivamente è lecito farsi - spiega il direttore generale Valter Vercellone -: a loro però interessa relativamente la categoria della prima squadra, non è uno dei fattori che incide maggiormente. Conta di più l'attenzione per il settore giovanile e il fatto che siamo una Academy Juventus, che dalle loro parti è un brand importantissimo. Gli siamo stati segnalati per questo, anche grazie alle premiazioni all'ultimo Golden Boy come società di spicco per il settore giovanile, appunto. Ci è arrivata una telefonata che effettivamente ci ha un po' sorpresi, ma di cui siamo stati onorati e orgogliosi". La visita in città è stata positiva: "Ha potuto vedere il nostro centro e ha apprezzato soprattutto la nostra genuinità e trasparenza, il fatto cioè che siamo persone che lavorano e che fanno tutto questo con grande passione".
Le due parti si sono date un mese di tempo, nel quale la cordata dovrà dare una risposta al Cuneo. A breve, dunque, se ne saprà di più. Di sicuro, l'emissario ha assicurato che nel caso la trattativa andasse a buon fine, la volontà del fondo sarebbe quello di lasciare la gestione della società a chi attualmente lavora per il Cuneo. Ma ovviamente la forza economica data dal gruppo arabo potrebbe aprire nuovi e interessantissimi scenari futuri.