CUNEO - Cento Giri d’Italia! Passione infinita

Svelate le tappe

Nuovo logo del Giro d'Italia creato per l'evento

27/10/2016 11:30

Non si può certo partire dal rammarico di non avere alcuna tappa nel territorio cuneese. Parlando del percorso del prossimo, speciale, Girio d’Italia numero 100 occorre partire certamente dalla felicità per aver scoperto un percorso spettacolare e moderno che sicuramente sarà in grado di appassionare. Sulla capacità di appassionare non c’erano dubbi e le presenze del pubblico lungo le strade del Giro contate negli ultimi anni ne sono una dimostrazione ma quest’anno pare che l’opera sia stata programmata davvero a regola d’arte. Finalmente un percorso che cerca di attraversare davvero tutta l’Italia, rendendo partecipi quasi tutte le Regioni comprese le due isole maggiori, la Sardegna che ospita la grande partenza con una tappa in linea e la Sicilia che invece ospiterà il primo attesissimo arrivo in salita. Il Giro risalirà la penisola alternando tappe mosse e per velocisti fino al secondo arrivo in salita alla tappa numero 9 sul Blockhaus in Abruzzo a cui farà seguito la giornata di riposo e la successiva cronometro individuale di circa 39 km dedicata agli specialisti. La cronometro rappresenterà con tutta probabilità il vero e proprio spartiacque di metà corsa dopo il quale si capirà chi dovrà attaccare nelle successive giornate e chi, invece, dovrà difendersi dagli attacchi altrui; certamente non sarà finito né deciso qui il Girio d’Italia, ma è chiaro che nelle cronometro individuali non ci sono tatticismi né situazioni di corsa mutevoli e nessuno potrà nascondersi facendo emergere, così, le prime sentenze (sportive chiaramente). Sentenze che i corridori e le squadre potranno ribaltare o confermare nelle giornate successive che prevedono le più classiche tappe appenniniche con salite pedalabili e discese nervose e tappe di “trasferimento” (che poi trasferimento non sono mai) fino all’arrivo di Oropa in una particolarissima tappa breve ed intensa con un’unica salita finale in cui saranno i capitani a prendere in mano la situazione per giocarsi la vittoria faccia a faccia.Si arriva così all’ultima settimana di corsa in cui di pianura non se ne vedrà per nulla; sicuramente sarà fantastico vedere l’alternarsi delle giornate che porterà a continui cambiamenti in classifica visto il continuo sforzo richiesto ai ciclisti. Degna di nota è la tappa numero 16 in cui avrà luogo il transito sulla “Cima Coppi” rappresentata nel 2017 dal Passo dello Stelvio che succede così al decisivo Colle dell’Agnello del 2016.Ciliegina sulla torta? L’ultima tappa, domenica 28 maggio 2017 caratterizzata da una cronometro individuale di 28 km che potrebbe nuovamente rimescolare le carte. Chi ha disegnato il Giro d’Italia ha certamente voluto puntare sullo spettacolo sia a livello di classifica generale che per l’andamento di ogni singola tappa e non occorre attendere che i più grandi ciclisti da corse a tappe svelino i propri programmi per poter affermare di esserci davvero riuscito. Con buona pace di tutti quei velocisti che, vedendo le ultime salite abbandoneranno in anticipo la corsa rosa. Al Giro d’Italia n. 100 non saranno permessi discorsi simili (abbandoni programmati, uscite apposite di classifica etc.) e l’emozione di transitare nei luoghi mitici e più significativi della storia del ciclismo ci consegna già un certo senso di appartenenza a questo Giro che tutti, dai più ai meno giovani, possono sentire proprio ripercorrendo sul filo dei ricordi le imprese di Coppi e Bartali (si transiterà nei loro luoghi di nascita), di Pantani ad Oropa (chi non ricorda la mitica rimonta di tutto l’intero plotone dopo un salto di catena nel 1999?!!) o il fantastico attacco di Contador nel 2011 sull’Etna, solo per citarne alcuni.Infine, la Milano ciclistica, dove il Giro ebbe inizio nel 1909, farà da cornice alla tappa conclusiva dove verrà assegnata l’ultima Maglia Rosa e con essa il titolo di vincitore finale di un giro moderno e mai banale.Come non si poteva iniziare con l’egoistico rammarico per la mancanza di tappe cuneesi è altrettanto doveroso chiudere con la speranza e la certezza che qualcosa si stia già muovendo per riportare l’emozione del Giro d’Italia nel cuneese in futuro.
In fondo per vedere i propri campioni, il Santuario di Oropa (arrivo più vicino a Cuneo) non è poi così distante oppure basterà seguire le dirette televisive e radiofoniche che di anno in anno rendono sempre più facile seguire il Giro d’Italia.

 

Davide GALFRE’

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