A volte ritornano. Marco Santarelli è il “volto” della cordata di imprenditori che secondo le voci degli ultimi giorni sarebbe interessata ad investire nel calcio imperiese, più nello specifico nell’Imperia Calcio, club la cui prima squadra milita nel campionato di Serie D. Un nome e un cognome ben noti a chi ha buona memoria e segue il pallone cuneese. Si torna indietro di sei anni: era la stagione 2018-2019 quando lo stesso Marco Santarelli si guadagnò l’onore delle cronache della Granda collaborando con Roberto Lamanna nella sciagurata annata che fece da preludio al fallimento del Cuneo Calcio.
Affarista, sedicente professore ricercatore dai mille ruoli e altrettanti progetti, allora Santarelli si presentò come direttore scientifico della Res On Network, realtà dai contorni e dalle attività mai completamente chiarite, e fu coinvolto in particolare nella questione stadio, proponendo un nuovo impianto da realizzare nell’area del palazzetto dello sport di San Rocco Castagnaretta. Indimenticabile, in un certo senso, la serata del 9 gennaio 2019, quando Santarelli, durante una Commissione consiliare del Comune a metà tra il grottesco e il comico, presentò uno strampalato progetto - tra rendering copiati e sistemi contrari alle leggi della termodinamica - affiancato dagli ingegneri Gianluca De Falco e Alessandro Romagnoli, incaricato dal club allora in mano a Lamanna. Un progetto, in estrema sintesi, senza né capo né coda, irrealizzabile e irrealizzato (suggeriamo una ricerca su Google, parole chiave "Marco Santarelli Cuneodice", per "farsi una cultura" su quanto accadde ormai quasi sei anni orsono).
Oggi Santarelli, che con Lamanna era già ricomparso ad Alessandria nel 2022, torna alla carica a Imperia, con una costante rappresentata dal figlio Lorenzo (portiere, nel 2018-2019 era tesserato con il Cuneo, oggi fa parte proprio della rosa dei liguri), ma anche con una differenza: nell’articolo a firma di Diego David su La Voce di Imperia, infatti, Santarelli si è presentato come “dipendente” della Res On Network, evidentemente declassato dalla carica di direttore scientifico con la quale si era palesato a Cuneo.
Le similitudini con Cuneo, in ogni caso, sono diverse. Anche in Liguria gli obiettivi sono quantomeno ambiziosi: il focus del gruppo interessato all’Imperia - spiega ancora lo stesso Santarelli - sarebbe "il miglioramento delle infrastrutture legate all'Imperia Calcio". Tra gli obiettivi ci sono "il recupero del manto erboso del ‘Ciccione' (lo stadio di casa dell’Imperia) e la ristrutturazione dello stadio, con l'intenzione di impiantare un sistema di sicurezza all'avanguardia da testare proprio a Imperia, con lo scopo di poi di rivevenderlo a una società di Serie A”. Anche stavolta, insomma, si punta decisamente in alto.
Santarelli ha anche assicurato che a breve l'avvocato che rappresenta la cordata incontrerà il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, per presentargli il programma imprenditoriale e sportivo. Le analogie con quanto visto a Cuneo, come dicevamo, sono tante: ci auguriamo per i tifosi imperiesi che il futuro, invece, sia decisamente diverso.