Il “Mondialino”, come è soprannominato il Campionato CIV, poiché vede scendere in pista giovanissimi piloti provenienti da tutto il Mondo, lo si sapeva fin dall’iscrizione, non sarebbe stato un appuntamento facile per la giovane Arianna Barale, ma l’esordio del 22 aprile a Cervesina (Pavia) è stato davvero da “film horror”.
Fin dai primi giri del sabato, l’unica ragazza in griglia capisce che la potenza della sua moto non è all’altezza dei suoi avversari e, infatti, nelle qualifiche di domenica mattina ottiene solamente la 23ª posizione su 27 partenti; in gara1, la borgarina parte benissimo e con un’ottima manovra, alla prima curva supera già ben sette piloti, ma nell’arco di tre tornate è costretta a cedere il passo agli avversari.
Taglia il traguardo in 22ª posizione e tutto questo lo deve al suo motore, davvero poco prestante sul lungo rettilineo del circuito; gara2 non vede un’inversione repentina dell’andamento ma anzi arriva un ulteriore peggioramento, con il propulsore che l’abbandona definitivamente, costringendo la giovane Barale a tagliare il traguardo quasi ad andatura ciclistica e lontanissima dalle posizioni che contano.
“Spiace molto per questa mancanza di potenza, anche perché analizzando i dati dalla telemetria si deduce che nella parte guidata della pista, Arianna era al pari con i migliori dieci, ma quando imboccava i due principali rettilinei, non poteva nulla contro le potenze ben più elevate dei suoi
avversari", spiega un rammaricato papà Alberto.