Sono partiti alle 4 di stanotte i 31 temerari che prendono parte alla rievocazione storica della Cuneo-Pinerolo, tappa del Giro d'Italia che nel 1949 consegnò al mito la figura di Fausto Coppi: scattato sul colle della Maddalena, il “Campionissimo” scalò in solitaria Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere, tagliando il traguardo in prima posizione dopo una fuga irripetibile lunga 190 km, con oltre 12 minuti di vantaggio su Gino Bartali.
A settant'anni da quella leggendaria impresa trentuno appassionati, tra i quali il cuneese Fausto Bianchi, stanno ripercorrendo quelle stesse strade: l'iniziativa è stata organizzata dalla Nova Unione Velocipedistica Italiana di Carlo Delfino a cento anni dalla nascita di Fausto Coppi e a due settimane dalla Cuneo-Pinerolo riproposta al Giro d'Italia 2019 con un percorso profondamente modificato.
Partiti da corso Nizza, davanti all'attuale bar Minerva, i trentuno cicloamatori utilizzano biciclette, attrezzature, divisa ed equipaggiamenti dell'epoca.