CUNEO - Ecco perchè il Cuneo Calcio (per ora) non gioca allo stadio Paschiero

L'incuria degli ultimi anni ha reso necessari lavori di manutenzione sull'impianto. L'assessore Clerico: 'Resterà la casa della squadra biancorossa'

Andrea Dalmasso 18/12/2019 10:28

Siamo venuti a sapere che il Cuneo FC non può giocare al Paschiero perché inagibile o non omologato, neppure per la Terza Categoria”. “Dopo i presunti buoni propositi dell'amministrazione comunale ci pare che si sia spenta la luce o che addirittura si remi contro al calcio cittadino”. “Il Paschiero ha una storia e non può essere abbandonato a se stesso”. Sono alcuni passaggi del comunicato diffuso nella giornata di ieri, martedì 17 dicembre, dai “Fedelissimi”, storico gruppo di tifosi del Cuneo Calcio. A metterli in allarme le ultime due partite giocate dai biancorossi nel campionato di Terza Categoria, contro Pro Brossasco e Valle Stura, entrambe disputate sul sintetico del Parco della Gioventù anziché al Paschiero, indicato ad inizio stagione come “casa” del nuovo Cuneo. L'ultima partita disputata dalla squadra di mister Calandra nell'impianto di corso Monviso è stata quella contro il Bernezzo, persa 2-1 da Gorzegno e compagni lo scorso 3 novembre. Da allora il Cuneo ha disputato altre due gare casalinghe, ma entrambe sul campo di via Porta Mondovì.
 
Il Paschiero, quindi, è davvero inagibile? A chiarire quanto sta accadendo è Bruno Bo, responsabile del settore Sport del Comune di Cuneo: “Abbiamo ripreso possesso dell'impianto il primo agosto, alla scadenza della concessione al vecchio gestore, e da lì abbiamo iniziato a fare il punto sulle sue condizioni: sapevamo che ci sarebbero stati interventi da effettuare. Si è deciso da subito di permettere al nuovo Cuneo FC di giocare al Paschiero anche per dare un segno di continuità rispetto al passato, infatti la tribuna Monviso è stata immediatamente messa a norma”. Durante le valutazioni e le perizie sono come previsto emersi diversi interventi che è necessario effettuare, dalle luci di emergenza agli impianti tecnologici, passando per il fondo del campo. Inoltre dopo il fallimento dell'A.C. Cuneo 1905 il curatore fallimentare sta procedendo proprio in questi giorni alla valutazione dei materiali e delle attrezzature della vecchia società ancora presenti nei magazzini e nei locali dello stadio. “Stiamo parlando del fallimento di una società professionistica, ci sono meccanismi complessi - ha spiegato il funzionario -. Per questi motivi per il momento si è deciso di sospendere l'utilizzo dell'impianto, considerando anche la disponibilità dei campi del Parco della Gioventù dove il Cuneo può disputare le partite di campionato”. Nessun problema di omologazione, insomma, né una vera e propria “inagibilità”, ma una situazione che almeno in parte si legherebbe anche all'incuria di chi ha gestito l'impianto negli ultimi anni disinteressandosi dei lavori di manutenzione ordinaria necessari. Spiega lo stesso Bo: “Posso dire che gli interventi che erano in capo al Comune, come ad esempio i collaudi statici, negli anni sono stati regolarmente effettuati. Posso capire che il termine “inagibilità” può far preoccupare i tifosi e pensare ad un impianto fatiscente: non è così, ma è necessario procedere con alcuni interventi di manutenzione”.
 
Il Paschiero, in ogni caso, tornerà ad essere il campo di casa del Cuneo Calcio una volta conclusi gli interventi necessari, questa è l'intenzione dell'amministrazione, anche se ad oggi i tempi sono incerti. Spiega l'assessore allo Sport Cristina Clerico: “Il Paschiero resta e resterà il campo del Cuneo, l'impianto necessitava di alcuni interventi di manutenzione e abbiamo deciso di procedere ora, di comune accordo con la società. Non ci sono ad oggi tempi certi, ma appena possibile la squadra tornerà a giocare nel suo stadio, non c'è nessuna situazione ‘catastrofica’ in atto”. Nessun ‘allarmismo’ anche da parte del presidente del Cuneo FC, Mario Castellino: “Non ci sono problemi di agibilità o di omologazione, semplicemente il Comune ci ha chiesto di spostarci temporaneamente al Parco della Gioventù e abbiamo dato la nostra disponibilità”.
 
La squadra non è stata “sfrattata”: si tratta di una situazione temporanea, anche se è presumibile che almeno le prime partite del 2020 saranno disputate ancora sul sintetico del Parco della Gioventù, dove la squadra allenata da Calandra si allena e dove ha ottenuto finora due vittorie in altrettante gare, decisive per consolidare la vetta nel girone B del campionato di Terza Categoria.

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