CUNEO - Fausto Coppi nei ricordi del figlio e della moglie: a Cuneo un altro tributo al Campionissimo

Ieri nel Salone d'Onore del Municipio la presentazione dei libri di Faustino Coppi, Luciana Rota e Beppe Conti dopo una speciale visita guidata nella mostra in San Francesco

a.d. 07/09/2019 09:19

Chi scrive, entrando in una libreria di Cuneo ieri pomeriggio, ha contato ben sei titoli dedicati a Fausto Coppi solamente tra i libri posti sugli espositori. Si calcola che sul Campionissimo siano stati scritti circa 300 volumi, prendendo in considerazione solamente quelli scritti in italiano. Pochi, pochissimi sportivi, nella storia italiana e non solo, hanno saputo generare una letteratura e un'epica simile: merito delle sue imprese, ma anche del momento storico in cui arrivarono. L'Italia si stava faticosamente rialzando dopo una guerra sanguinosa e molti italiani trovarono in Coppi (e nel suo amico-rivale Bartali) un simbolo di riscatto. A cento anni dalla sua nascita, a quasi 60 dalla sua morte, il nome di Coppi resta in grado di scaldare i cuori di tanti appassionati, anche quelli che per ragioni anagrafiche non hanno potuto viverne in prima persona le gesta e le imprese. 
 
A Cuneo il centenario della nascita del Campionissimo è celebrato anche dalla mostra “9 ore, 19 minuti e 55 secondi”, allestita in San Francesco, che prende il nome dal tempo che Coppi fece segnare nella storica Cuneo-Pinerolo del 1949. Una mostra che nel pomeriggio di ieri, venerdì 6 settembre, ha vissuto un momento molto intenso con la speciale visita guidata condotta da Beppe Conti, giornalista e memoria storica del ciclismo italiano, Luciana Rota, anche lei giornalista sportiva e responsabile delle relazioni esterne del Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo e del Museo AcdB, e Faustino Coppi, figlio del Campionissimo e di Giulia Occhini.
 
Dopo la visita i tre si sono spostati nel Salone d'Onore del Municipio di Cuneo, accompagnati dall'assessore allo Sport e alla Cultura Cristina Clerico, per presentare tre libri dedicati alla figura di Fausto Coppi.
 
Faustino ha presentato “Un’altra storia di Fausto Coppi. Lettera di un figlio a suo padre” (Libreria dello Sport, 2017), scritto a quattro mani con Salvatore Lombardo: una raccolta di ricordi personali e intimi del figlio della discussa relazione tra il Campionissimo e Giulia Occhini, la “Dama Bianca”. “Quando mi proposero di scrivere questo libro non ero del tutto convinto, anzi ero perplesso, - ha spiegato Faustino – ma poi col passare del tempo la scrittura ha saputo tirarmi fuori momenti commoventi. In questo libro ci sono i ricordi che ho di mio padre, ma anche quello che non ho potuto e che avrei voluto raccontargli. Ho vissuto mio padre per pochi anni, ma a un secolo dalla sua nascita è emozionante constatare ogni volta, in presentazioni come questa, quel che lui rappresenta ancora per la gente”.
 
Un punto di vista particolare anche quello contenuto nel libro di Luciana Rota, figlia di Franco Rota, giornalista sportivo che fu per anni amico intimo di Fausto Coppi. In “La mia vita con Fausto” (Daniela Piazza Edizioni), pubblicato nel 2010, sono raccolte infatti le testimonianze di Bruna Ciampolini in Coppi, prima moglie del campionissimo, che l'autrice conobbe e frequentò personalmente durante la sua infanzia. “Ho un ricordo bellissimo di Bruna, i suoi racconti e quelli di mio padre mi fecero sentire come se Fausto Coppi fosse uno di famiglia, fu anche grazie a loro che nacque il mio amore per il ciclismo”, ha spiegato la giornalista.
 
Beppe Conti ha infine presentato il suo “Il primo dei più grandi”, pubblicato nel 2018 da Graphot. Il titolo è nato parafrasando una frase attribuita a Giampaolo Ormezzano: “Merckx è stato il più forte, Coppi il più grande”. Nel libro Conti si occupa proprio di questo tema e mette in fila quelli che secondo lui sono i dieci più grandi ciclisti della storia. Coppi al primo posto, poi Merckx, Bartali, Hinault, Binda, Anquetil, Gimondi, Bobet, Indurain e Pantani: “Per me Coppi è stato il più grande perchè vinceva in tutti i modi: in montagna, in volata, in pista, andando in fuga. Nella sua carriera vinse dieci corse con fughe durate più di 100 km. Nessuno è stato completo come lui”. Conti dipinge dieci ritratti di altrettanti fuoriclasse del ciclismo, accompagnati nel suo libro da altre classifiche analoghe, stilate da alcuni grandi giornalisti e personaggi di spicco del mondo del ciclismo. “Si potrebbe pensare che ormai su Coppi sia stato scritto tutto, - ha commentato il giornalista – invece io stesso ogni volta che ne parlo con qualcuno scopro qualcosa di nuovo. Mi è successo più volte durante la mia carriera, mi è successo anche scrivendo questo libro”.

In chiusura, Beppe Conti ha annunciato la messa in onda da parte della Rai di uno speciale su Fausto Coppi contenente immagini inedite e a colori del Giro d'Italia del 1940, il primo vinto dal Campionissimo: l'eccezionale documento andrà in onda su Rai Due alle 18.50 di sabato 14 settembre, a un giorno dal centenario della nascita di Coppi.


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