E' uno dei big del mondo delle Granfondo, è stato protagonista anche in provincia di Cuneo vincendo la “Fausto Coppi” nel 2016 e per ben cinque volte il Giro delle Valli Monregalesi, ora il suo nome è al centro di un'autentica bufera: Enrico Zen è stato sospeso dalla Procura Antidoping dopo essere stato trovato positivo ad un controllo. La notizia è stata diffusa ieri, mercoledì 10 luglio, con una nota sul sito ufficiale della Nado, l'organizzazione nazionale antidoping.
Il controllo “incriminato” è quello effettuato dopo la granfondo Sportful Dolomiti Race dello scorso 16 giugno, che Zen aveva vinto arrivando a tre affermazioni consecutive. Il motivo è la positività al triamcinolone acetodine e al suo metabolita, la catina, una sostanza nota per essere utilizzata come antinfiammatorio per le articolazioni dei cavalli.
La notizia ha generato grande scalpore nel mondo del ciclismo amatoriale: professionista nel 2009 e nel 2010, Zen, trentatreenne di Bassano del Grappa, era poi passato tra gli amatori diventando un fuoriclasse delle granfondo, le cui qualità, come detto, sono state apprezzate negli anni anche sulle strade e sulle salite della Granda. Ora la sua vittoria alla Sportful Dolomiti Race è sub judice in attesa delle controanalisi: Zen e la sua squadra rischiano una sanzione da 50 mila euro.
Lo stesso corridore veneto ha commentato la notizia con un lungo post su Facebook, spiegando come la positività alla sostanza proibita sia dovuta ad un'iniezione per curare i dolori alle ginocchia effettuata alcuni giorni prima della corsa e assicurando la sua buona fede: “Se sarà confermata questa mia colpa allora la accetterò con serenità, consapevole che il mondo del ciclismo è toccato da troppe ombre e che la severità dei parametri scientifici è giusta conseguenza di una realtà malata”.