Gilberto Torino e Danilo Mattiauda, due buschesi che, lo scorso 6 novembre, con i compagni di squadra dell’Acqua S. Bernardo Bre Banca Cuneo Daniele Arnaudo e Gabriele Re e il DT Luca Mangolini, hanno conquistato il tricolore, nello sferisterio Gioetti di Canale laureandosi campione d’Italia nella categoria C1 sconfiggendo nello spareggio finale la squadra di Ricca d’Alba. Un altro prestigioso titolo, dopo la Coppa Italia conquistata a fine agosto, a coronamento di un’annata eccezionale della quadretta di Cuneo. Ve li facciamo conoscere meglio. Parlaci un pò di te. Danilo “Sono Danilo Mattiauda, ho 19 anni e vivo a San Giuseppe con i miei. Sono fresco di diploma, ho frequentato l’Alberghiero di Dronero e ora lavoro in un nuovo locale a Centallo.” Gilberto “Mi chiamo Gilberto Torino, ho 19 anni e vivo a San Chiaffredo insieme ai miei genitori e mia sorella Sofia. Frequento l’ultimo anno dell’ITC Bonelli di Cuneo e mi piace un sacco giocare a pallapugno.” Quando hai “scoperto” il mondo della pallapugno? Come e quando ti ci sei avvicinato? Danilo “Ho conosciuto la pallapugno in quinta elementare quando a Castelletto, dov’era la mia scuola, arrivò Giovanni Isoardi, un arbitro con una passione del “balun” ineguagliabile. Da lì mi iscrissi alla società di San Rocco di Bernezzo nelle categorie promozionali e pulcini, continuando poi a Caraglio nel ruolo di centrale sia negli esordienti che negli allievi.” Gilberto “Il fatto che io pratichi questo sport è dovuto a mio papà; infatti quando ero più piccolo (5 o 6 anni) lui mi portava molto spesso alle partite di serie A che si disputavano e si disputano tutt’ora nello sferisterio di piazza Martiri della Libertà di Cuneo. All’inizio ci capivo poco, perché le regole sono un po’ complicate e quindi non riuscivo ad appassionarmi. Un giorno, quando avevo 8 anni mio papà mi portò ad un torneo di squadre giovanili e dopo aver assistito a numerose partite, qualcuno mi chiese se volevo provare a fasciarmi il pugno e da quel momento non abbandonai più questo sport.” Ricordi le tue prime esperienze con questo sport? Danilo “All’inizio devo dire che era dura, conoscere uno sport al di fuori del calcio non era facile, specie per le regole che vigono all’interno di esso, ma poi con l’esperienza e la passione tutto è diventato sempre più spontaneo.” Gilberto “A questo punto, insieme a mio papà, decisi di iscrivermi in una società che praticava il campionato Promozionale: il Centro Incontri Polivalente di San Pietro del Gallo. Da qui iniziai tutta la trafila delle giovanili, prima nel ruolo di terzino e poi in quello di spalla. Nel 2011 mi venne richiesto se volevo provare a fare il battitore e subito accettai perché questo sport mi appassionava ogni giorno di più. Quell’anno disputai il campionato esordienti nel ruolo di battitore per la società di Cuneo: la Subalcuneo. Proprio in questa società ho portato a termine la trafila delle giovanili, prima negli allievi poi negli juniores. Infine, lo scorso anno, sono passato nella categoria senior: la C1.” Quanto tempo dedichi alla pallapugno e come riesci a conciliare gli impegni tra allenamenti, partite e scuola/lavoro? Danilo “Purtroppo quest’anno, specialmente per il lavoro, non riuscivo a dare troppo spazio allo sport, un punto fondamentale per me ritrovandomi certe volte in campo dopo solo 4 ore di sonno.” Gilberto “Alla pallapugno dedico molto tempo, perché anche se non sembra, questa disciplina richiede una preparazione atletica e un allenamento della tecnica che deve essere molto costante se si vogliono raggiungere degli obbiettivi importanti. Durante l’inverno quindi mi dedico alla preparazione atletica svolgendo 4-5 allenamenti settimanali che devo conciliare con gli impegni scolastici e quindi questo comporta alcuni sacrifici che però sono contento di fare. In primavera e estate, invece, si disputa il campionato.” L’esperienza che ti ha emozionato di più e quella da dimenticare, se c’è? Danilo “Sicuramente quest’anno è stato ricco di esperienze ed emozioni avute con i miei compagni di squadra che sono Gabriele Re, Daniele Arnaudo ed il capitano Gilberto Torino, se devo trovarne una in particolare penso a Dogliani, dove abbiamo vinto la Coppa Italia; trovavamo davanti una squadra contro cui non avevamo mai giocato ed io come penso anche tutti gli altri, avevamo proprio la grinta giusta per vincerla. Per di più abbiamo dato anche un bello spettacolo agli appassionati che erano venuti a vederci.” Gilberto “Innanzi tutto ci tengo a dire che questa disciplina, come tutte, regala delle emozioni che solo lo sport sa dare. Passando alle mie emozioni, quella più bella è stata sicuramente al fischio finale dello spareggio di finale di quest’anno. Con quel fischio non solo è finita una partita, ma si è conclusa quella che per me, fino a ora, è stata la stagione sportiva più bella di tutte. Quest’anno, infatti, insieme alla mia squadra, abbiamo conquistato la Coppa Italia e il Campionato.” Cosa ci dici dell’ultima vittoria? Danilo “L’ultima vittoria ha avuto due sfaccettature, se cosi si può dire: abbiamo vinto tutto quello che si poteva chiudendo con due sconfitte nell’arco dell’intero campionato senza mai sottovalutare una partita e cercando di dare sempre il massimo ma dall’altra parte della medaglia ho “perso” una delle persone che più mi sta a cuore, nonché il mio capitano Gil. Con lui ho passato la maggior parte dei miei momenti, a partire dall’ambito scolastico passando per quello musicale e quello sportivo e ora ci troviamo qua pronti a separarci ed ognuno nella sua squadra.” Gilberto “Come ho già detto, il 6 novembre abbiamo concluso la stagione vincendo lo spareggio di finale contro la quadretta di Ricca D’Alba. Questa vittoria è stata più di una semplice vittoria, infatti è stata veramente il coronamento perfetto di un’annata speciale passata insieme ai miei compagni di squadra e al nostro Mister in cui abbiamo perso soltanto due partite e abbiamo creato un gruppo unito che è stata la nostra arma in più in tutti i confronti.” Obiettivi da raggiungere? Danilo “Quest’anno abbiamo raggiunto qualsiasi obiettivo si potesse raggiungere e, non per vantarmene ma la nostra squadra era un tutt’uno, sempre unita anche grazie al nostro coach Luca Mangolini, un mister fantastico e il quinto uomo in campo che faceva la differenza. Si dice che poi “tristo è l allievo che non supera il suo maestro” e così nella prossima stagione mi affiancherò al mio allenatore per far parte della squadra Acqua San Bernardo Bre Banca Cuneo in serie A.” Gilberto “Sportivamente parlando, il prossimo anno disputerò il campionato di serie B, un palcoscenico dove spero di poter crescere molto e migliorare sotto ogni punto di vista.” Cosa ti auguri per il tuo futuro? Danilo “Fino a qua sono arrivato, posso ritenermi una persona soddisfatta e fortunatissima perché ho raggiunto quel massimo che ogni giocatore di qualsiasi sport può raggiungere. Da qui in poi bisogna cercare di dare il massimo dell’ impegno se si vuole fare una stagione nelle prime file, le ambizioni sono tante e proveremo a far sì che diventino realtà. Un grazie a tutti quelli che fanno parte di questa magnifica società.” Consiglieresti di praticare questo sport? Gilberto “Si, invito tutti i giovani incuriositi a provare questo sport che è molto divertente e, inoltre, dal punto di vista fisico/atletico non ha nulla da invidiare ad altri sport che forse sono più “famosi”. In un primo momento potrà sembrare impossibile capire le regole e ambientarsi in uno sferisterio, ma dopo un po’ la passione prenderà il sopravvento e, come nel mio caso, ogni giorno vi innamorerete sempre più di uno sport stupendo.” E pensare che in Italia quasi non esiste altro sport al di fuori del calcio…