Una telefonata, poche parole: “Ti ho prolungato il contratto”. A parlare è Luciano Campitelli, presidente del Teramo Calcio, società che milita nel girone B del campionato di Serie C. Dall'altra parte del telefono c'è Lys Gomis, portiere classe 1989 nato e cresciuto a Cuneo. Nulla da segnalare, non fosse per il fatto che Gomis, durante il match contro l'Albinoleffe giocato domenica 10 marzo ha dovuto alzare bandiera bianca per infortunio. Verdetto impietoso: distacco del tendine rotuleo, stagione finita, almeno sei mesi lontano dai campi. Un infortunio grave, che avrebbe potuto anche compromettere la riconferma di Gomis nella rosa degli abruzzesi. Dal presidente Campitelli, come detto, è invece arrivato un gesto d'altri tempi proprio nel momento più difficile per il portiere senegalese. Un gesto che fa notizia in un mondo, quello del calcio, in cui gli interessi economici spesso prevalgono sulla riconoscenza e sul lato umano delle cose, in un campionato, quello di Serie C, che nella maggior parte dei casi finisce sulle pagine dei giornali per motivi molto meno nobili.
Dopo la telefonata è arrivata anche l'ufficialità, con il rinnovo fino al 2020 del contratto che lega il portiere ex Torino al Teramo. Gomis ha voluto ringraziare pubblicamente il presidente Campitelli con un post pubblicato sul suo profilo Facebook: “Sono rimasto a bocca aperta, nemmeno 24 ore sono passate e lui mi offre il rinnovo con la sua squadra!. Sono sempre più orgoglioso di averti come mio presidente, lo sarò oggi, domani, per sempre. Mio padre mi diceva che i grandi uomini ”non parlano, agiscono”: tu fai parte di questo gruppo di persone speciali”.