“In riferimento alle notizie divulgate a mezzo stampa inerente la nuova possibile penalizzazione di 8 punti, la società AC Cuneo 1905 intende precisare che i contributi e i relativi emolumenti sono stati integralmente saldati. Inoltre, si precisa che il ritardo dei contributi di settembre 2018 e di dicembre 2018 prevedranno una possibile sanzione di al massimo quattro punti e non otto, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa”. Così recita la nota ufficiale pubblicata pochi minuti fa sul sito internet del Cuneo Calcio. Il riferimento è ad un articolo comparso sul numero odierno di Tuttosport: il quotidiano torinese ha parlato di una nuova penalizzazione di 8 punti che sarebbe stata inflitta al club di corso Monviso dopo il deferimento per i ritardi nel versamento dei contributi Inps di settembre e dicembre. 

 

La società, insomma, rompe il silenzio, e lo fa travestendo da buona notizia la nuova penalizzazione in arrivo. Come se si dovessero stappare bottiglie di champagne per una penalità che sarà di “soli” quattro punti, anziché di otto. Come se aggiornare il conto dei punti decurtati alla squadra portandolo ad un impressionante -27 fosse una notizia positiva, da celebrare in grande stile con un comunicato ufficiale. Un comunicato che arriva dopo mesi di silenzio, mesi in cui la dirigenza biancorossa ha completamente taciuto su quanto stava accadendo fuori dal campo. 

 

Per mesi la dirigenza e l'ufficio comunicazione biancorossi si sono trincerati dietro un silenzio assoluto: nessuna dichiarazione dopo le scadenze per il versamento di stipendi e contributi puntualmente non rispettate, nessuna dichiarazione a riguardo della questione fideiussione. Ora, all'improvviso, dagli uffici di corso Monviso qualcuno batte un colpo, con un maldestro tentativo di mascherare una situazione societaria drammatica. Come si suol dire, “la toppa è peggio del buco”.