La resa dei conti che sembra sempre più vicina,
la contestazione dei tifosi, che prima della partita contro la Juventus Under 23 hanno protestato contro le “bugie” di Roberto Lamanna e Marco Rosso, all'orizzonte
lo spettro dell'esclusione dal campionato, umiliazione che non avrebbe precedenti nella storia del club di corso Monviso. Sono giorni burrascosi per il Cuneo Calcio, con la situazione che è precipitata dopo la
mancata presentazione di una fideiussione da 350 mila euro idonea entro il termine del 17 gennaio. Ma quanto rischia davvero la società biancorossa? Abbiamo provato a capirlo, analizzando i precedenti analoghi nella storia recente del torneo di terza serie.
Si tratta in realtà di uno specifico precedente, risalente alla stagione 2016-2017, con il Messina che sul campo si salvò pur privo di una fideiussione valida e la Vibonese che invece retrocesse in Serie D pur in possesso di tutte le carte in regola per la partecipazione al campionato. Vibonese che fece ricorso, accolto dalla Corte Federale d'Appello che retrocesse il Messina all'ultimo posto in classifica. La Lega Pro e la Figc, però, ricorsero al Coni sollevando un vizio di forma: insomma, tutto da rifare. La Vibonese si difese e vinse nuovamente la vertenza, ma Lega Pro e Figc presentarono ulteriore ricorso: l'obiettivo, nemmeno troppo velato, era evitare di dover pagare un maxi-risarcimento ai calabresi. Conclusione: la Vibonese perde (anche se la questione è tutt'ora pendente al Tar del Lazio), ma nel calcio italiano si apre un'evidente falla: di fatto, non esiste una norma che permetta di escludere dal campionato chi vi partecipa senza fideiussione. Non esisteva nel 2017, non esiste oggi, due anni più tardi, nonostante il “caso” Messina-Vibonese.
Il precedente, insomma, farebbe ben sperare il Cuneo ed i suoi tifosi, anche se il destino della società, anche se si dovesse riuscire a portare a termine la stagione, sembrerebbe segnato dalla multa da 350 mila euro da pagare e dai debiti sempre più consistenti accumulati negli ultimi mesi, con un'istanza di fallimento che sarebbe già stata presentata in Tribunale da parte di un creditore. A decidere, in ogni caso, sarà il Consiglio Federale del prossimo 30 gennaio, nel quale il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e i rappresentanti dell'Aic, come annunciato negli scorsi giorni, spingeranno per un provvedimento straordinario che comporterebbe l'esclusione del Cuneo (oltre che di Lucchese, Pro Piacenza e Matera). Il precedente, come detto, sorride ai biancorossi, ma non è da escludere che si scelga di procedere nel solco tracciato due anni fa dalla Corte Federale, che equiparò la mancanza di una fideiussione valida all'illecito sportivo.
Mentre sul campo il gruppo di Scazzola mostra di non risentire delle problematiche societarie continuando a stupire, per saperne di più sul futuro societario servirà quindi attendere il prossimo 30 gennaio, giornata che potrebbe rivelarsi tra le più importanti nella storia del club.